Martedì 11 giugno, 50 ambientalisti di Extinction Rebellion si sono incatenati davanti alla cancelleria di Angela Merkel, a Berlino. L’intento del gruppo di attivisti è quello di sensibilizzare il governo sulle politiche ambientali e in particolare sull’emergenza climatica.
Le chiavi dei lucchetti, con cui i cinquanta si sono incatenati, sono stati spedite a 13 ministeri diversi. L’obiettivo specifico dichiarato, è arrivare alla riduzione della metà delle emissioni di gas a effetto serra, entro il 2025.
“Cosa vogliamo? Giustizia climatica. Quando la vogliamo? Ora!”, hanno urlato.
Secondo Extinction Rebellion, si attendono nei prossimi giorni, azioni anche a Lipsia e nel Regno Unito. Proprio il Regno Unito è il punto di origine del movimento ambientalista, che dichiara come missione principale quella che li accomuna anche alla giovanissima Greta Thunberg: spingere i governi a prendere sul serio il riscaldamento globale.
Berlino è particolarmente attiva in questo quadro di graduale emersione e affermazione di una sensibilità ambientalistica. A parte la presenza della stessa Greta Thunberg, che a marzo ha marciato verso la porta di Brandeburgo, e la protesta di alcuni attivisti durante un incontro di azionisti della Volkswagen, le ultime elezioni europee hanno sancito il trionfo assoluto dei Verdi. Un segnale che molti considerano non solo politico, ma anche profondamente sociale.