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I only come out at night: Safe Mode

Ci sono solo per me stesso, sono in safe mode, egoisticamente rinchiuso nelle mie certezze. Da bambino avevo l‘ossessione di chiudere le porte, gli infissi, tutto chiuso, serrato, inaccessibile. Mia madre era cresciuta in una casa in cui le stanze erano chiuse, in cui gli infissi esterni si aprivano due volte l‘anno.

Ricordo che al primo anno di studi alla facoltà di architettura, per un esame di disegno tecnico, studiai le geometrie del pavimento del salotto di casa dei miei nonni. Era un antico salotto, di quelli coi dipinti sulla volta. I fiori e quant‘altro risultava dal puzzle del movimento, non erano altro che il ritaglio di figure geometriche.
Andai durante le vacanze natalizie con i miei strumenti di lavoro e chiesi alla nonna la possibilità di ricalcare il disegno. Lei aprì un solo balcone. Non ho mai avuto modo in vita mia di vedere quella sala illuminata completamente dalla luce naturale. A differenza sua, io amo spalancare tutto, porte a doppia-anta aperte, sebbene mi piaccia pensare ad un ordine estetico ben preciso. Dall‘esterno bisogna ancora godere di un quadro geometrico, una simmetria, una fantasia.

I am there for no one but myself, selfishly protected by my own certainties. As a child I was obsessed with closing all doors and windows, everything had to be locked, inaccessible. My mom grew up in a household where all rooms would be kept closed, the wooden shutters to be opened only a couple of times a year.

I remember, as I was studying architecture, one of my first exams was technical drawing, I decided to study the geometric patterns on my grandparent‘s sitting room flooring. It was an ancient living room with painted vaults. The flowers and all elements resulting from the puzzle of the drawing were nothing other than parts of the geometrical shapes. I went there during the Christmas holidays, with my work tools, and asked grandma if I could trace the patterns. She opened the shutters of one balcony only. I have never had, in all my life, the chance to see that spacious room completely illuminated by natural light. Unlike her, I love to have everything wide open, double-doors opened, even though I favour a very precise aesthetic order. From the outside, I like to enjoy a neat geometrical structure, a symmetry, a pattern.

Credo di aver creato un sistema di autodifesa, di impermeabilità alle isterie e alle instabilità. Se conveniamo che nulla ha davvero importanza, non vi è alcun bisogno di preoccuparsi. Non riesco ancora a capire se sia il risultato di un accentuato negativismo, o la via di fuga ultima da un nevrotico intreccio di ansie. È come se avessi disattivato alcune facoltà sensoriali, così da non soffrirne. Questi mesi, sono stati i più sereni degli ultimi anni. Per quanto sia soddisfatto dei risultati ottenuti, mi rendo conto del prezzo da pagare.

Mi muovo su una linea piatta, non avere sbalzi comporta anche non gioire mai. Ho bisogno di trascorrere tanto tempo da solo e non riesco più a dedicarmi alle cose che mi rendevano entusiasta. È pure necessario che punti il dito su un nuovo aspetto: la pigrizia. Si impara ad avere disciplina, e la disciplina sarà nostra alleata. Io guardo dall‘altra parte, ma presto dovrò appendere lo specchio al muro, e riflettermi.

I may have created a self-defense mechanism, that grants me impermeability to hysteria and instability. If we agree, nothing really matters, there‘s no real need to worry. I still can‘t grasp if it‘s the result of sharp negativism, or the only way out from a complex knot of anxiety. It feels like I have deactivated some sensory abilities, in order not to suffer from them. These few months have been the quietest of the last years. As satisfied as I am for having got this far, I see the price I am paying.

I move on a flat line, having no ups and downs, which also means feeling no joy. I need to spend a lot of time on my own and I can‘t do any of those activities that used to spark my enthusiasm. It is necessary to also point the finger at something new for me: laziness. We learn to be disciplined, and discipline will be our ally. I look on the other side, soon I will have to hang the mirror on the wall, and look at myself.

Safe Mode
Integrity // I only come out at night: Safe Mode

Laurie Fox was swimming naked in the pool, thrashing the waves with her arms while the blood streamed from her nose. Her thighs were clasped around Mirikov‘s waist as she tried to have sex with him in the water. Screaming at the sky, she pressed her bloodied breasts to his mouth, then turned and began to shout at the watching tourists. One hand fumbled for the Russian‘s crotch as the other beat the surface, dashing the bloodied water against the legs of the appalled onlookers (J.G. Ballard, Cocaine Nights)

Si muore facilmente, e con poca importanza. Un ballo di troppo e il vestito si strappa, e tutta la decadenza che hai ritenuto affascinante, è diventata il macabro. Questa città ci farà a pezzi, in un modo o nell’altro. Pezzi di carne, pezzi di memoria, pezzi di ambizioni, un pezzo vale l’altro. Sei un quadro offuscato, forse un artista contemporaneo, chi non lo è ormai! Tutti sono diventati intoccabili. Sacchi di immondizia sono haute couture, e nemmeno per provocazione, per convinzione. E io sono così arrogante da valutare il mio gusto migliore del tuo.

It is easy to die, it won‘t matter much. One more ball and the dress will be torn apart, the decay that has fascinated you turning into macabre. This city will tear us apart, one way or another. Pieces of meat, pieces of memory, pieces of ambition, it‘s all the same. You are a blurry picture, maybe a contemporary artist – who isn’t, nowadays! Everybody has become untouchable. Trash bags are haute couture, not as a provocative statement, they mean it! I am so arrogant, I consider my taste better than yours.

(I renounce my past lo live again, a quiet life, a quiet life, a quiet life for me, a quiet life for someone, an acquired life for me)


Ein Arschloch è un verme metropolitano che vive soprattutto di notte.
Ama l’anatomia, l’arte e, paradossalmente, la campagna.
Odia i tovaglioli di carta, la plastica e svegliarsi al mattino.
Nightwalker, musicista, D.I.Y. creative.
Ich bin kein Künstler, ich bin ein Arschloch.

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