Internet Archive e altre forme di resistenza digitale contro il tempo

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Contenuto promosso da Movavi

Il mondo digitale con il suo web e la sua mole di contenuti, è affetto da una grave malattia.
La perdita di informazioni, filmati, post ecc. è davvero impressionante, e con una rete relativamente giovane ci troviamo già di fronte alla sparizione dei primi siti e delle loro informazioni, così come, in generale a una mole di materiale troppo grande per poter sopravvivere negli anni.

Il rischio che si corre, proprio come succede con la formula delle Stories di Instagram è che ciò che viene prodotto da questa generazione si perda facilmente nell’oblio digitale, senza lasciare alcuna traccia.
Per ovviare a questa tendenza sono nate organizzazioni come l’Internet Archive, siti web con enormi banche dati, che cercano di conservare il vecchio web e tutto ciò che la rete ha prodotto nel tempo.

La missione non è facile, in particolar modo quando si parla di contenuti audio-video molto pesanti e difficili da gestire.

Realizzare il proprio archivio virtuale

Una buona idea, se ci teniamo a determinati materiali, è quella di iniziare in modo privato a creare i nostri archivi personali.

In modo metodico, è necessario salvare le informazioni e i contenuti che desideriamo e iniziare ad accumularli sui sempre più vasti hard-disk esterni, senza dimenticare l’opzione cloud.

Per conservare i video, spesso troppo grandi per essere gestiti con facilità, consigliamo invece di ridurne le dimensioni. Se non sapete come fare, potete consultare questa guida pratica che vi aiuterà nell’operazione.
L’opportunità che ci offre la rete è importantissima, dobbiamo però imparare a conservare ciò che produciamo, altrimenti il rischio reale è che di quest’era, appesa a server e servizi online, non rimanga niente nel giro di pochissimo tempo, in particolar modo se pensiamo all’immensa mole di materiale che ogni giorno viene immessa nel circuito del web.