Berlino sostenibile: il Prinzessinnengarten mette nuove radici
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di Marta Colasanti
L’orto urbano di Berlino si trasferisce da Moritzplatz, trafficata piazza di Kreuzberg, alla zona del vecchio cimitero di St. Jacobi sulla Hermannstraße, a Neukölln.
La stagione 2019/2020 avrà inizio ad aprile e si inaugurerà in entrambi i quartieri, visto che il trasferimento completo avverrà solo nel 2020, quando anche l’ultimo contenitore di ortaggi sarà stato trasportato nella nuova area adibita a orto urbano, a Neukölln.
I responsabili della nuova sede del Prinzessinnengarten sono Lisa Dobkowitz e Matthias Wilkens, già collaboratori attivi nell’allestimento della prima sede del giardino urbano a Moritzplatz.
In un’intervista rilasciata a rbb 24 Lisa Dobkowitz afferma: “Il nuovo giardino urbano non deve essere una copia di quello che si trova a Moritzplatz” e sottolinea la filosofia con cui è nato l’orto urbano di fama internazionale ad opera di Robert Saw e Marco Clausen, nel 2009, cioè la cooperazione tra persone. L’obiettivo del progetto era e deve restare quello di mettere insieme la diversità e, proprio per questo motivo, nella fattoria urbana a Neukölln sarà messa in secondo piano la gastronomia per evitare un’atmosfera da Biergarten, a favore di spazi coltivabili più estesi e luoghi di ritrovo per workshops e seminari.
Le ragioni del trasloco
Una serie di motivazioni sta alla base della decisione di trasferire il Prinzessinnengarten.
Innanzitutto, lo spazio occupato dall’orto urbano era stato concesso dalla città di Berlino per un periodo determinato di tempo. Questo rappresentava un ostacolo per la creazione di legami con e tra gli abitanti del quartiere, che una volta integrati nella vita comunitaria e abituati alla presenza di questo spazio verde dovevano purtroppo separarsene, perché il tempo di concessione dello spazio era terminato.
In secondo luogo, sebbene il carattere temporaneo del Prinzessinnengarten abbia stimolato la creatività degli agricoltori nello sviluppare contenitori per le piante decisamente originali, come sacchi di riso, scatoloni e cartoni del latte facili da trasportare in qualsiasi punto della città, questa peculiarità dell’orto ha impedito la creazione di un legame permanente con il quartiere che lo ospita. In un certo senso, non gli ha mai permesso di mettere radici. Al contrario, nel vecchio cimitero di St. Jacobi sarà possibile piantare a terra (a una profondità massima di 1,60m) e si potrà fare tesoro della fauna e flora esistenti, poiché nel cimitero ci sono alberi secolari e ampie superfici verdi.
Evangelischer Friedhofverband, Common Grounds e Unione Europea collaborano in nome dell’ecologia urbana
L’Evangelischer Friedhofverband (Associazione del Cimitero evangelica) voleva riqualificare la zona del cimitero di St. Jacobi mantenendo la pace e la tranquillità del luogo e ammortizzare i costi per le spese di mantenimento delle aree verdi. Da qui è nata la collaborazione con l’Associazione Common Grounds, nata da un gruppo di agricoltori del Prinzessinnengarten affinchè gestisse questo spazio. Anche l’Unione Europea entra in gioco in questo progetto in quanto verranno utilizzati fondi del progetto europeo BENE (Berliner Programm für Nachhaltige Entwicklung), che promuove misure innovative, progetti e iniziative per una Berlino sostenibile.
Photo by Best Diver
Come sarà il nuovo Prinzessinnengarten?
Al centro del cimitero verrà costruito un padiglione dove si terranno corsi di giardinaggio, workshops e progetti ambientali (per il programma completo consultare il sito. In particolare, da aprile, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, si terranno regolarmente giornate di giardinaggio.
Nella parte posteriore del cimitero, che in futuro sarà adibita ad area edificabile, è prevista la coltivazione di ortaggi su un campo, mentre all’ingresso del cimitero ci sarà un settore dedicato alla gastronomia.