Al via la 14esima edizione di “Cinebrasil 2019”, al cinema Babylon
di Luigi Huober
Dal 25 al 29 gennaio marzo sarà possibile assistere, al Cinema Babylon a Mitte, alla proiezione dei migliori film brasiliani del 2018 nell’ambito di Cinebrasil, che come ogni anno si presenta come tra gli appuntamenti fissi più attesi per gli amanti della cultura, del cinema e della musica brasiliana.
L’obiettivo del Festival Cinebrasil, o meglio la 14esima edizione della “Mostra de Cinema Brasileiro”, si può forse spiegare con le parole di Cristiano il protagonista di uno dei lungometraggi più attesi “Arabia”, interpretato dall’attore Aristides de Sousa: “Sono come tutti gli altri. Solo la mia vita è stata un po’ diversa”.
Il poliedrico Sidney Martins è il creatore ed organizzatore dell’evento, nonché attore e produttore di lungometraggi con la Sua casa di produzione Cinema Negro. La casa di produzione dal 2005 assolve al compito di diffondere la cultura afrobrasiliana tramite il superamento di quegli stereotipi che ancora esistono in Europa, in Germania e in Brasile, che riguardano spesso gli attori di origine africana.
Il lavoro di Martins (che è anche maestro di Capoeira), non si limita al solo festival: al momento è impegnato nella produzione del film per la TV (BR/ARD „Herren“ previsto per la fine del 2019), oltre ad un progetto sulla vita del Musicista e Attivista Politico africano „Fela Kuti“.
Il cineasta “Carioca”, da anni Berliner d’adozione, rinnova quindi il suo invito annuale ad assistere alle grandiose diversità delle espressioni, delle regioni e delle molteplici culture del subcontinente brasiliano”.
Il programma di questa edizione propone forse il meglio del cinema brasiliano degli ultimi due anni. Ecco alcuni highlights:
Il film “Arábia”, della coppia di registi Affonso Uchôa und João Dumans fa luce sui cambiamenti della realtà socio economica del paese degli ultimi 10 anni, raccontando la storia di un giovane operaio, Cristiano, interpretato dall’attore Aristides de Sousa. Grande attesa qui a Berlino per il film “Campo Grande”, della premiata regista Sandra Kogut: il film è stato concepito durante il soggiorno studio dell’autrice nella capitale tedesca. Il ritratto della quotidianità di due bambini di Rio de Janeiro descrive la complessità delle strutture sociali in Brasile. Con il dramma familiare „O filme da minha vida“, pellicola impreziosita da una partecipazione di Vincent Cassel, il regista Selton Mello ci porta nel Sud del paese nell’anno 1963. Quando si parla di cultura brasiliana è impossibile però non pensare all’aspetto musicale; il documentario „Fevereiros“ avrà l’arduo compito di rappresentare quanto ha reso il Brasile famoso nel mondo intero, raccontando lo spirito del Carnevale, tra Rio de Janeiro e Bahia, attraverso la storia della leggendaria scuola di Samba „Mangueira“. Il documentario presenta narratori d’eccezione come Maria Bethânia, Caetano Veloso e Chico Buarque.
A completamento del programma principale, in questa edizione è previsto un programma di cortometraggi, che tocca temi particolarmente attuali come il movimento dei lavoratori e la dittatura militare, passando per la vita quotidiana del “Nordeste” del paese e per la cultura “pop” brasiliana.
Tutti i film verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in Tedesco e in Inglese.