Uomo picchiato dalla polizia a Kreuzberg: non si placano le polemiche

se lo meritava attentato antisemita canva pro

Lo scorso 27 settembre un uomo di colore è stato immobilizzato dalla polizia a Kottbusser Tor, all’angolo con Reichenberger Strasse, nel distretto di Kreuzberg, probabilmente perché sospettato del furto di una bicicletta.

La reazione dei poliziotti però è stata tale da indurre i passanti a fermarsi allibiti e a riprendere la scena, girando video che sono diventati virali, sia su internet che su Whatsapp.
Nonostante l’uomo fosse già a terra e praticamente immobilizzato, alcuni poliziotti si sono infatti accaniti su di lui con pugni e calci. A quel punto la folla ha cominciato a protestare e a lanciare oggetti e la polizia ha risposto usando gli scudi in dotazione e minacciando le persone con uno spray al peperoncino. In uno dei video girati, si vede un poliziotto con la pistola in pugno. Il tutto è stato riportato, tra gli altri, dalla Berliner Zeitung.

Venerdì pomeriggio un portavoce della polizia ha dichiarato “Sebbene l’autenticità del video non sia stata ancora confermata, abbiamo comunque avviato un procedimento penale per accertare la presunta aggressione”.
Secondo la versione della polizia, il ragazzo, noto ladro di biciclette di 22 anni, sarebbe stato fermato per accertamenti e si sarebbe scagliato contro il retro del furgone, prendendolo a calci, mentre gli agenti stavano procedendo al rilievo dei dati. Sarebbe stato a questo punto arrestato.
Sempre secondo la versione della polizia, inoltre, gli agenti sarebbero stati bersagliati dalla folla, durante l’operazione, con vasi di fiori, bottiglie e posaceneri, e alcuni agenti sarebbero rimasti feriti. Sono stati per questo tratti in stato di fermo quattro uomini tra i 16 e i 36 anni. Le polemiche, comunque, continuano a infuriare e la notizia ha assunto rilievo internazionale, riportando al centro del dibattito la questione della proporzionalità delle reazioni delle forze dell’ordine durante le operazioni di arresto.