Battuta di Grillo sugli autistici: Artemisia Inklusion für alle risponde con una lettera aperta
Ha causato molte polemiche il discorso tenuto da Beppe Grillo al Circo Massimo domenica 21 ottobre, e in particolare il passaggio in cui ha attaccato gli antagonisti politici paragonandoli agli autistici, alle persone nate con la sindrome di Asperger e in generale ai neurodiversi.
Com’è comprensibile le persone affette da questi disturbi e le loro famiglie (ma non solo loro) si sono risentite e praticamente mobilitate in massa.
Anche Artemisia e.V. Inklusion für alle, rete di supporto alle famiglie di persone diversamente abili operativa a Berlino e che più volte ha collaborato e collabora con il nostro magazine, ha preso posizione scrivendo una lettera aperta proprio a Beppe Grillo. La lettera di Artemisia ha in seguito ricevuto il sostegno aperto anche dell’associazione Rete Donne, dell’Anpi Berlino e di Federico Quadrelli, segretario del Pd di Berlino e Brandenburgo.
Di seguito la lettera, scritta dal direttivo di Artemisia e che potete leggere anche sul sito ufficiale dell’associazione. Speriamo che sia in grado di stimolare una riflessione seria su un argomento troppo spesso banalizzato, distorto o ridicolizzato.
“Seguire il Suo discorso, Sig. Grillo, mentre intrattiene la folla al Circo Massimo, è stata un’impresa dolorosa sotto molti punti di vista.
Inizia ironizzando sul preoccupante tasso di analfabetismo funzionale che affligge il nostro Paese, passando poi tramite qualche oscuro ragionamento a parlare di “malattie nevrotiche” e di “autismi”, teoricamente un pretesto per schernire politici e intellettuali (forse a questi si riferiva con l’appellativo “filosofi”?) che non riescono a farsi comprendere dalle masse. Trascurando il fatto che questa incomprensione è probabilmente dovuta al sopracitato analfabetismo funzionale delle masse stesse, più che all’utilizzo di sofismi oscuri da parte di quelli “che vanno in televisione”, prosegue imperterrito nella sua invettiva, inanellando luoghi comuni su un tema complesso per conquistare risate a buon mercato.
Concludendo con un risonante “c’è pieno di psicopatici”, Lei finisce per equiparare la neurodiversità dello spettro autistico, e in particolare della Sindrome di Asperger, a un disturbo mentale. Il Suo pubblico la segue ridendo senza vergogna, forte della Sua neurotipicità che non solo le conferisce diritti e riconoscimenti inviolabili, ma la imprigiona anche in una terribile indifferenza e ignoranza verso un mondo estremamente vasto. La derisione del diverso, dove questo è in evidente minoranza, è la forma di ironia più banale e misera di tutte, ben più bassa rispetto al palco su cui Lei si erge da anni come rappresentante politico, oltre che come essere umano.
Sembra a questo punto inutile far notare quanti genitori, fratelli e sorelle dedichino la propria esistenza alla lotta per ottenere diritti fondamentali per i propri cari neurodiversi, quanti vivano con l’angoscia pensando a un futuro in cui il proprio figlio sarà affidato alle cure negligenti di istituzioni menefreghiste. Sarebbe inutile parlarne perché evidentemente è un fardello che Lei e il suo pubblico avete la fortuna di non dover portare e verso cui non siete nemmeno in grado di provare la minima empatia. Altrettanto infruttuoso parrebbe il tentativo di farvi comprendere cosa sia la sindrome di Asperger, come il cervello neurodiverso ad alto funzionamento abbia una prospettiva differente e talvolta rivoluzionaria verso ogni aspetto della realtà. Vi risulterà in effetti impossibile immaginare il totale disorientamento provato da una persona con la sindrome di Asperger di fronte all’incapacità altrui di comprendere ragionamenti, fatti e riferimenti per lui estremamente banali.
Di fatto quel 45% di analfabeti funzionali (quelli a cui Grillo si riferisce nel video, ndr.), Sig. Grillo, è probabilmente composto in buona parte da chi non si è dissociato dalle Sue parole. Sono coloro che insieme a Lei, in questi anni, hanno promosso la derisione della competenza, lo svilimento dell’istruzione, il rifiuto di qualunque forma di complessità, la diffusione epidemica dell’ignoranza e il suo innalzamento a sinonimo di purezza d’animo. Eppure oggi ci ha dimostrato ancora un volta come qualche battuta squallida Le sia sufficiente per ottenere il consenso da parte di intere folle, sempre più pronte alla risata inconsapevole, sempre meno inclini alla comprensione e al rispetto.
Scritto e firmato da: Il Direttivo di Artemisia e.V.