B come Berlino, i quartieri: Kreuzberg
di Gabriella Di Cagno
5. Kreuzberg
(2° distretto, Friedrichshain-Kreuzberg, circa 284.000 abitanti).
Il secondo distretto di Berlino vanta il primato della più alta densità di popolazione, nonostante conti solamente due quartieri e nessuna ulteriore “frazione” (Ortsteil): Friedrichshain (ex Berlino Est) e Kreuzberg (ex Berlino Ovest). L’età media degli abitanti è inferiore ai 38 anni, pertanto il distretto si qualifica fra i più giovanili della città ed il più “multikulti”, secondo la tabella ufficiale che riporta i dati in percentuale della popolazione immigrata, dove spicca il popolo turco, con quasi il 24% (fonte: Amt für Statistik Berlin-Brandenburg, 31.12.2017).
Kreuzberg prende il nome da una collinetta che si trova all’interno del Viktoria Park, sormontata dalla croce di un monumento di Schinkel che celebra la vittoria prussiana su Napoleone.
Edificata nel XIX secolo, l’area urbana che corrisponde all’attuale quartiere portava inizialmente i nomi di Friedrichstadt, Luisenstadt e Tempelhofer Vorstadt, ovvero le tre zone storicamente preesistenti.
Nel 1945, con la spartizione della città fra i quattro alleati, il distretto di Kreuzberg fu assegnato al settore Ovest, sotto la diretta gestione degli USA. E qui difatti gli americani donarono alla città la splendida Amerika-Gedenk-Bibliothek, frequentata dai cittadini e dagli studiosi di cultura americana.
Nel 1961, la costruzione del Muro rese Kreuzberg un quartiere di frontiera, essendo tagliato nettamente dal confine, e questo lo rese sgradito ai cittadini occidentali, attirando invece una popolazione anticonformista.
Non sarà casuale se la grande DEMO del primo maggio si svolge qui.
Storicamente noto come il quartier generale dei ribelli, dai terroristi ai punk, agli squatter che vivevano nelle case occupate, Kreuzberg era, negli anni della Guerra Fredda, il quartiere più povero e trascurato di tutta la città Ovest, limitato com’era, su tre lati, dal Muro. Ancora oggi, nonostante l’accelerazione verso la “normalità”, le strade e gli edifici conservano un’atmosfera informale, quando non addirittura fatiscente e trascurata.
È noto anche come il “quartere turco” per antonomasia, poiché principalmente là han stabilito dimora gli immigrati turchi, che costituiscono la più popolosa delle comunità straniere in tutta Berlino. La presenza turca è evidente e radicata, tanto che la linea della metropolitana U1, che lo attraversa, è stata ironicamente ribattezzata Istanbul Express. La parte orientale della linea è una sopraelevata, e costituisce il tratto più antico della rete urbana (fu inaugurato nel 1902).
Solamente molti anni dopo la demolizione del Muro, Kreuzberg ha recuperato fascino, vitalità e ha attirato così gli investitori. Attualmente il quartiere, soprattutto in alcuni Kiez, è in pieno boom. “Kreuzberg ist nicht mehr bezahlbar”, si dice in riferimento ai canoni di affitto.
Kreuzkölnn, cosi ribattezzata in quanto incontro dei due quartieri Kreuzberg e Neukölnn è l’ultima conquista della Gentrifizierung: anche qui gli affitti sono diventati molto alti (in quattro anni sono aumentati del 60%).
Per questa ragione si stanno ripopolando e riqualificando le zone limitrofe meno “cool”, come la parte del quartiere che si trova fra Hallesches Tor e Potsdamer Platz, Gleisdreieckpark e Mehringplatz.
Nessun quartiere di Berlino si presenta così anticonformista, così sfaccettato, così in evoluzione come Kreuzberg.
L’attuale processo di gentrificazione ha portato ad una profonda riconversione architettonica e conseguente speculazione edilizia.
Come in altri quartieri di Berlino, si sono formati diversi Kieze. Nel distretto se ne contano parecchi e fra loro molto diversi: Chamissokiez, Bergmannkiez, Graefekiez, Wrangelkiez, Barnimkiez, Friedenstraße, Richard-Sorge-Viertel, Stralauer Kiez, Samariterviertel, Boxhagener Platz…
Il quartiere si divide informalmente in due zone, note come “Kreuzberg 61” (o SW 61) e “Kreuzberg 36” (o SO 36) dal numero dei vecchi codici postali; la prima ormai connotata come parte chic e l’altra multietnica e antagonista.
Consistentemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, Kreuzberg 61 è stato riedificato e ristrutturato con interventi che lo hanno riqualificato e reso il polo di attrazione di chi desidera una vita quotidiana tranquilla ma “alternativa”. Il cuore del Kiez è la Bergmannstraße, da cui appunto il Bergmannkiez.
Numerosi e bellissimi sono i parchi pubblici del distretto. Nel quartiere di Friedrichshain si trova il secondo parco della città per estensione: il Volkspark Friedrichshain.
Ma specialmente a Kreuzberg le aree verdi, insieme alla presenza dell’acqua, rendono il quartiere molto attrattivo.
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Görlitzer Park vs. Viktoria Park.
Nessun confronto è più paradigmatico di quello fra i due parchi del quartiere, i quali non potrebbero essere più diversi.
Il primo, confidenzialmente chiamato Görli, venne realizzato tra il 1980-1990 in luogo della stazione ferroviaria ottocentesca bombardata durante l’ultima guerra mondiale e demolita nel 1951. Al posto della vecchia stazione della Görlitzer Bahn oggi si trova una delle stazioni della metropolitana (linea U1) e il parco. Sporco, degradato, con monumenti e strutture pericolanti, negli ultimi anni è purtroppo diventato il quartier generale dello spaccio di droghe, leggere e pesanti. Tuttavia, come sempre accade nel Bezirk di Kreuzberg, l’amministrazione non ha mai inteso vietare e punire come soluzione, preferendo la strada della riqualificazione e della tolleranza. Il parco adesso rientra in uno speciale progetto pilota di pulizia e manutenzione della società berlinese BSR: rendere il parco accogliente, pulito e vivibile costituisce la migliore forma di prevenzione della violenza e del degrado.
Nessun problema del genere, al contrario, per il Viktoria Park nel “Kreuzberg 61”: in questo splendido parco a più livelli (66 m. al suo apice) le famiglie con bambini trascorrono il tempo libero d’estate cosi come d’inverno, quando i vialetti ghiacciati diventano piste da slittino.
Ultima “creatura” dell’amministrazione berlinese, il Park am Glasdreieck: sorto al posto di una superficie industriale e di un grosso snodo ferroviario, il parco è diventato la scena preferita per la pratica di attività come jogging, skateboarding, beach volley, oltre che per pic-nic e passeggiate.
Gli abitanti del quartiere dispongono nel complesso di ogni genere di servizio, e fra questi innumerevoli negozi, mercati e supermercati.
Due volte alla settimana (martedì e venerdì 11:00-18:30) si tiene il mercato turco, propriamente detto Türkischer Markt am Maybachufer: calca mediterranea con tanto di urla dei venditori ambulanti. Il profumo e i colori di ortaggi, frutta, pasta fresca, centinaia di spezie, formaggi, carne, pesce etc. si mescolano allo scintillio di abiti per la danza del ventre e alla surreale sfilata di babbucce casalinghe in lana di agnello per l’inverno.
Nel tranquillo Bergmannkiez è invece molto frequentato il mercato coperto della Marheineke Markthalle, con la sua ampia e luminosa sala in cui sono disposti con ordine gli stands degli alimentari e della gastronomia da ogni parte d’Europa.
A Friedrichshain ogni domenica ha luogo un grande mercato delle pulci sulla Boxhagener Platz, nel Simon-Dach-Kiez. Si vende di tutto: dai libri ai mobili alle suppellettili, fino al cibo, ultimamente anche italiano, anzi addirittura regionale, come i panzerotti napoletani.
COSA VISITARE
A parte le numerose attrattive turistiche, segnaliamo un paio di passeggiate nei due cuori del quartiere, ovvero la zona di Kottbusser Tor per “Kreuzberg 36” e il Bergmannkiez per “Kreuzberg 61”.
Monumentali facciate ottocentesche e un giardino rigoglioso contraddistinguono una delle più belle piazze antiche di tutta Berlino. Per il fascino di queste facciate, allineate come quinte teatrali, la zona viene spesso utilizzata nei set cinematografici. Il sabato la piazza, solitamente tranquilla e silenziosa, si anima per il mercatino settimanale di prodotti biologici dalla campagna regionale.
“Kotti” (Kottbusser Tor) e dintorni sono invece la zona piu popolare e “calda” del “Kreuzberg 36”.
Kottbusser Damm è l’arteria principale e collega Kottbusser Brücke a Hermannplatz. Il viale, molto trafficato da veicoli e pedoni, è un susseguirsi di attività commerciali, gran parte delle quali sono negozi e locali turchi. Questo lo rende vivacissimo ad ogni ora del giorno.
Spostandosi di qualche centinaio di metri a sud da Kottbusser Tor lungo la Admiralstraße, si giunge al Landwehrkanal e all’Admiralbrücke, principale punto di ritrovo di residenti, turisti e giovani d’ogni parte del mondo. A pochi passi dal vicino ponte, l’atmosfera è completamente diversa. Qui si ha la sensazione di affacciarsi ad un quartiere parigino, mediterraneo ma con charme.
Sull’angolo della Admiralstraße con Fraenkelufer si trova un edificio che colpisce per la sua stravaganza architettonica, che è la cifra stilistica di due architetti celebri e attivi a Berlino negli anni Ottanta: il cosiddetto “Block 70”, progettato da Hinrich und Inken Baller in occasione di IBA 1980. La facciata è pubblicata su tutte le guide di Berlino per il suo carattere fiabesco e moderno al tempo stesso. Qui, prima della ricostruzione, si trovava un “buco” (Lücke Bombe) della Seconda Guerra Mondiale.
Engelbecken
Quello che nel 1852 venne inaugurato con il nome di Luisenstädtische Kanal oggi è una striscia prosciugata e verdeggiante, eccetto il bacino chiamato Engelbecken. All’epoca della realizzazione della via fluviale, questo canale collegava la Spree con il Landwehrkanal ed era utilizzato per il trasporto di materiali di edilizia.
Oggi è uno dei luoghi di intrattenimento e riposo dei residenti nel quartiere, che si godono il fresco nei pomeriggi estivi, sotto lo sguardo protettore della statuina dorata con l’arcangelo, svettante sulla St.-Michael-Kirche.
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Andrea Bonetti, I quartieri di Berlino: Kreuzberg, Il Mitte, 27 febbraio 2013
Ralf Schmiedecke, Berlin-Friedrichshain in alten Bildern, Sutton Verlag, 2017
Bezirksamt Friedrichshain-Kreuzberg, Friedrichshain-Kreuzberg, ein Bezirk mit vielen Gesichtern, Broschüre 2017/2018
Lisa Caspari e Frida Thurm, “Können Dealern den Aufenthalt im Park nicht verbieten” in Der Tagesspiegel, 10.09.2016
Fatina Keilani, Der Görlitzer Park wird sauberer, in Der Tagesspiegel, 02.06.2017
La rubrica B come Berlin intende dare ai nuovi berlinesi le informazioni sui dodici distretti e vari quartieri che formano la città metropolitana di Berlino.
Una lettura attuale, storica, culturale, senza pretese di esaustività, di analisi socio-antropologiche, ma anche senza tabù. Con immagini originali e sopralluoghi. E talvolta anche raccontini divertenti.
Note sull’autrice: Gabriella Di Cagno (Bari 1961) si è trasferita a Berlino nel 2007. È autrice con Simone Buttazzi del manuale Tutti a Berlino. Guida pratica per italiani in fuga, 2.a ed. 2014 ed è co-fondatrice della associazione Apulier in Berlin.
Collabora dal 2014 con Il Mitte, dove ha pubblicato alcuni contributi di utilità per l’orientamento dei neo-berlinesi.