di Alessia del Vigo
Nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 luglio, la primatista italiana di lancio del disco Daisy Osakue è stata colpita al volto dal lancio di una confezione di uova, riportando lesioni alla cornea.
Daisy, sportiva della nazionale italiana di atletica leggera, vive a Moncalieri, dove è nata ventidue anni fa da genitori nigeriani. Qualcuno ha formulato ipotesi di un attacco a sfondo razzista, visto anche il clima bollente registrato in Italia negli ultimi mesi.
La vittima stessa si è dichiarata in un primo momento convinta di essere stata scambiata per una prostituta di colore e di essere stata aggredita per questa ragione.
Dai primi esami oculistici sembrava che Daisy potesse rischiare la partecipazione agli europei di Berlino a causa dell‘incidente, mentre ad oggi l’ipotesi sembra smentita. Daisy continuerà a gareggiare per il suo Paese, l’Italia, mettendocela tutta come sempre. Poco dopo le prime dichiarazioni della ragazza, che temeva di essere stata aggredita perché nera, è stata diffusa la notizia di un altro lancio di uova avvenuto in data 25 luglio ai danni di tre donne, sempre nella zona di Moncalieri.
Giovedì scorso sono stati individuati i tre aggressori, che avevano lanciato cartoni di uova da un’auto in corsa già nelle scorse settimane e in più occasioni. L’auto utilizzata è una Fiat Doblò di proprietà di un consigliere comunale del PD, padre di uno dei tre ragazzi coinvolti. I ragazzi hanno dichiarato di aver lanciato le uova prendendo l’idea da uno scherzo visto in televisione. Gli inquirenti hanno escluso pertanto in questo caso la matrice razzista, mentre la partecipazione agli europei di Berlino per Daisy resta confermata.