SMAU 2018: 4 startup da tenere d’occhio, dall’Innovation Lab di Intesa Sanpaolo

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di Angela Fiore

Si parla spesso di Berlino come della città ideale per le startup, che vi prosperano in abbondanza grazie al basso costo della vita e all’ambiente stimolante e internazionale. Sono molti, come sappiamo, i giovani italiani che scelgono di trasferirsi proprio a Berlino per fondare o far crescere la propria startup. Questo non deve indurci a pensare, tuttavia, che in Italia ci sia scarsità di idee o che queste non vengano mai realizzate.

Fra i protagonisti della passata edizione di SMAU Berlino c’è stato il gruppo Intesa Sanpaolo, che negli ultimi anni si è impegnato in una missione ben precisa: far crescere il numero e la dimensione delle startup in Italia. In una dichiarazione all’ANSA, il presidente dell’Innovation Center di Intesa Sanpaolo Maurizio Montagnese ha ricordato che “Oggi al Mise ci sono 9mila startup registrate. In Gran Bretagna ce ne sono 600mila, più o meno come quelle della Germania”. Proprio per questo è nato l’Innovation Center, che mira a supportare la crescita di startup meritevoli, che propongano innovazioni in grado di migliorare la nostra qualità della vita. Si tratta quindi di guardare alla tecnologia come a uno strumento che ci permetterà di rendere le nostre società più sostenibili, efficienti, vivibili e sicure.

In questa quarta edizione di SMAU, l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo ha presentato quattro startup ad altissimo potenziale innovativo, che hanno suscitato l’interesse delle aziende e degli investitori presenti.

Revoilution: la Nespresso dell’olio d’oliva

Il concetto è semplice: Revoilution mira a fare per l’olio d’oliva quello che Nespresso ha fatto per il caffè. Una macchina appositamente brevettata permetterà infatti, a partire da capsule che contengono polpa di olive surgelata, di produrre in venti minuti il proprio olio extra vergine d’oliva. Quali sono i vantaggi di questa tecnologia? Prima di tutto la freschezza, che nell’olio è più importante di quanto si pensi. Circa il 70% dell’olio EVO prodotto in Italia, infatti, finisce per essere adulterato nel momento in cui arriva sulle nostre tavole. Inoltre, le olive perdono in pochi mesi la maggior parte dei loro valori nutrizionali, nonché il loro caratteristico profumo. Revoilution permette di consumare solo olio fresco, in qualsiasi momento. Questo sistema contribuisce anche a proteggere la biodiversità e ridurre gli sprechi. I noccioli delle olive vengono infatti riciclati per produrre bio-energia e la polpa residua che rimane nella macchina dopo l’uso è commestibile e può essere utilizzata per gustose ricette (per esempio come base per un hamburger vegetariano). Anche i produttori di olive ottengono profitti migliori (fino al 50% in più) rispetto a quelli garantiti dalla grande distribuzione organizzata. Questo progetto nasce dal cuore delle regioni italiane che da sempre producono olio d’oliva e mira a espandersi anche all’estero, sia fra i consumatori privati che fra i professionisti del settore gastronomico.

Orchestra: il futuro entra in fabbrica e in officina

Orchestra è una startup innovativa che è stata inizialmente incubata da I3P, l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino. Lo scopo dichiarato dell’azienda è la creazione di strumenti che permettano alle aziende, soprattutto nel settore manufatturiero, di adattare agevolmente i propri processi produttivi agli standard dell’industria 4.0. Per questo è stato progettato l’Orchestra Smart Box, un apparecchio che può essere applicato a macchinari già esistenti, all’interno di officine e impianti industriali, e collegarli con l’Orchestra Smart Platform, un sistema cloud che permette di eseguire analisi, monitorare valori, gestire configurazioni e identificare problemi. Questo tipo di tecnologia si colloca nel cosiddetto ambito M2M (Machine-to-Machine), ovvero agisce sul modo in cui le macchine comunicano tra loro. Questo permette anche ad aziende che hanno funzionato finora in modo relativamente tradizionale di accelerare verso il futuro, ottimizzando il proprio lavoro grazie alle più avanzate tecnologie di misurazione e diagnostica, senza dover spendere un capitale per rinnovare interamente le proprie strutture. A Berlino, il team di Orchestra si è concentrato sulla ricerca di partner che possano aiutare il brand a espandersi a livello internazionale.

xFarm: nella nuova fattoria

L’agricoltura è un settore complesso, nel quale si intrecciano necessità e istanze legali, economiche, produttive e logistiche spesso in contrasto fra loro. Le aziende agricole sono sempre più grandi e necessitano di un’amministrazione complessa da un lato e di tecnologie sempre nuove dall’altro, per fare fronte alle richieste del mercato. Lo scopo di xFarm è aiutare gli agricoltori a gestire le proprie aziende migliorando la gestione del lavoro con strumenti innovativi creati appositamente. Si tratta essenzialmente di una piattaforma software che gestisce ogni aspetto dell’attività agricola, dalla semina alla vendita, passando per la gestione dei macchinari e dei magazzini e fornendo supporto nella scelta dei prodotti da acquistare e nella risoluzione dei problemi. Al software si aggiungono appositi sensori, piazzati nei campi, che ne monitorano in remoto lo stato, così da raccogliere dati in tempo reale sul lavoro che viene svolto. Un progetto simile non poteva che nascere in Italia, data la gloriosa tradizione agricola del nostro Paese. Il servizio si sta diffondendo rapidamente e oltre 10.000 ettari di terreno sono già gestiti con questa tecnologia. Il passo successivo è conquistare i mercati esteri.

Chorally: assistenza clienti 4.0

Chorally è una startup innovativa, che applica il machine learning alla creazione di piattaforme di assistenza clienti. Che cosa significa questo, in parole povere? Che a nessuno piace chiamare i servizi di assistenza e parlare con un operatore di call center o, peggio, ascoltare un messaggio registrato. La maggior parte di noi preferisce usare i canali social per comunicare con i brand e, in questo modo, riesce a ricevere un livello di assistenza migliore. Chorally mira a ottimizzare questo processo utilizzando un sistema di machine learning basato sull’elaborazione di dati che vengono raccolti sia all’interno dell’azienda che all’esterno. In questo modo si creano modelli di interazione con i clienti, con i partner e con il personale, che poi possono essere impiegati per comunicare efficacemente su qualsiasi piattaforma, dalle tradizionali mail alle chat su messenger. Il sistema di Chorally è già stato adottato da aziende importanti come Vodafone Italia e Ferrovie dello Stato e l’azienda mira ora all’espansione internazionale.

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