Una portavoce del dipartimento per gli affari sociali del Senato ha dichiarato la necessità di chiudere o trasformare entro il 2018 tutte le strutture che ospitano rifugiati e che ancora non rispondono ad adeguati standard di abitabilità. Come ricordato anche dalla Berliner Zeitung, sono infatti ben 3700 le persone che ancora vivono in circa 20 rifugi di emergenza, come caserme oppure edifici originariamente adibiti ad uso ufficio.
In un’intervista al Berliner Morgenpost il senatore agli affari sociali Elke Breitenback (die Linke) ha inoltre sottolineato la necessità che la situazione cambi presto e in modo sostanziale, con il trasferimento dei rifugiati in strutture più adeguate oppure con un miglioramento delle strutture esistenti tale da consentire agli ospiti almeno di cucinare autonomamente e di vivere in stanze chiuse.
La situazione potrebbe migliorare anche considerando la diminuzione del flusso dei rifugiati a Berlino, circa 55.000 nel 2015 e appena 7600 entro la fine del novembre del 2017.
Questo rende la relativa emergenza meno pressante e di conseguenza potrebbe portare le autorità cittadine a lavorare meglio e con maggiore efficacia alla risoluzione del problema.
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