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Propone l’introduzione di festività islamiche in calendario: criticato il ministro De Maizère

Thomas de Maizière photo
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Nel corso della campagna elettorale per le elezioni in Bassa Sassonia, che si sono tenute la settimana scorsa, il Ministro degli Interni Thomas De Maizère ha auspicato l’introduzione di festività islamiche all’interno del calendario tedesco. La frase di De Maizère è stata, testualmente, “Considerando che ci sono luoghi in cui la percentuale di musulmani è molto alta, perché non valutiamo la possibilità di introdurre nel calendario anche una festività islamica?”. Immediatamente si sono innescate delle polemiche e proprio all’interno della CDU, partito del ministro.

Il primo attacco è arrivato da Bernd Althusmann, leader in carica nella Bassa Sassonia, il quale ha sottolineato innanzitutto l’inopportunità dell’esternazione del ministro in costanza di campagna elettorale. Una percentuale degli elettori della CDU, infatti, ha subito negli ultimi anni uno spostamento a destra e persino all’estrema destra (Afd, per la precisione), come dimostrano le recenti elezioni politiche, proprio in relazione alla complessa questione delle politiche migratorie e relativi effetti.

I 16 Länder hanno inoltre già una relativa autonomia in relazione alle festività da inserire in calendario, e l’intervento di De Maizière è stato da alcuni percepito come l’ingerenza gratuita di una voce “nazionale”, poco rispettosa verso i singoli Stati federati.

La sconfitta della CDU nelle elezioni di domenica ha indebolito ulteriormente la posizione del partito e della Merkel di fronte allo zoccolo più conservatore del suo elettorato. Non si può stabilire con certezza fino a che punto le dichiarazioni di De Maizière abbiano pesato sul risultato registrato nella Bassa Sassonia, ma di sicuro la frizione interna alla CDU sulla questione dell’immigrazione e dell’integrazione culturale è un dato che resta costante e una contraddizione che si dovrà risolvere.

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