In vista delle elezioni di settembre, il Kantar Emnid Institute, in rappresentanza del gruppo editoriale Funke Mediengruppe, ha lanciato un sondaggio su un campione di mille tedeschi per capire quali siano i temi che stanno loro più a cuore.
I risultati hanno avuto un che di sorprendente, nel senso che a quanto pare la maggior parte degli interprellati, pari a circa il 71%, si è dichiarata preoccupata dal cambiamento climatico più che da altri fenomeni, come la possibilità che si verifichino nuovi attacchi terroristici (63%) o nuove guerre (65%).
Meno della metà del campione (45%) si è dichiarata preoccupata in merito alla cosiddetta “crisi dei rifugiati” e un numero ancora minore di persone ha espresso timori legati alla disoccupazione (solo il 33%).
Stranamente, l’orientamento di questo campione non riflette l’equilibrio politico attuale, visto che il partito dei Verdi, che è quello tecnicamente più focalizzato sulla politica di contenimento del problema del cambiamento climatico, è dato nei sondaggi solo all’8%.
Questo può tuttavia essere spiegato con il fatto che le politiche ambientali sul clima sono da tempo considerate, in Germania, come un patrimonio comune e abbastanza “trans-partitico” e non associate soltanto al partito dei Verdi.
La stessa Angela Merkel si è recentemente esposta sul tema, in particolare dopo aver criticato la decisione del presidente americano Donald Trump di voler ritirare gli Stati Uniti dal patto globale di Parigi sul clima.
Sebbene con percentuali inferiori, temi come il terrorismo e la paura di nuove guerre sono comunque molto presenti nelle valutazioni dei tedeschi e potrebbero senz’altro influenzare politicamente l’elettorato. Torsten Schneider-Haase, capo del settore ricerche politiche del Kantar Emnid Institute, ritiene che questo potrebbe per degli aspetti avvantaggiare la CDU e la CSU, che sono considerati partiti ormai molto sensibili al tema della sicurezza. Sempre Torsten Schneider-Haase ha dichiarato di ritenere che se Martin Schultz renderà le politiche del lavoro il focus della sua campagna elettorale, potrebbe rischiare di coinvolgere solo una minoranza della popolazione e quindi perdere.
È chiaro che anche le simpatie politiche influenzano le dichiarate “preoccupazioni”. I supporter del partito di estrema destra AfD, per esempio, hanno espresso timori legati al fenomeno dell’immigrazione con percentuali vicine al 90%, alla criminalità con percentuali dell’84% e al timore di attacchi terroristici con percentuali intorno al 72%. All’opposto, i sostenitori del partito di sinistra Die Linke si sono dichiarati preoccupati principalmente dal fenomeno della povertà degli anziani (71%), dalla prospettiva di nuove guerre (69%) e dal succitato cambiamento climatico (58%).