La nascita e la caduta del Muro di Berlino in un video di animazione di TED-Ed

muro di berlino

In questo video di animazione presentato da TED-Ed, piattaforma educativa che riceve il contributo costante di educatori e studenti da tutto il mondo, viene presentata, in modo particolarmente efficace, la storia del Muro di Berlino.

L’origine del racconto è ovviamente la seconda guerra mondiale, che vide Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Unione Sovietica unirsi nella lotta contro il regime nazista e prevalere alla fine del conflitto. Questo epilogo tuttavia, portò con sé anche i germi del contrasto interno. Le potenze infatti non riuscirono ad avere una visione post-bellica comune e quindi finirono letteralmente per dividere, non solo la Germania, ma il mondo intero, in zone di influenza. La Germania venne divisa in due settori: a ovest la Repubblica Federale di Germania, che comprendeva le zone di occupazione britannica, statunitense e francese, a est la Repubblica Democratica, assegnata all’Unione Sovietica.

L’unicità di Berlino divisa dal Muro

La città di Berlino, che tecnicamente si collocava nella zona di influenza della Repubblica Democratica, fu tuttavia divisa in due e il settore occidentale fu soggetto al controllo della Repubblica Federale.
A partire dal 1961 circa il 20% della popolazione della Germania dell’est, inclusi molti giovani professionisti, si spostò nell’altro versante, rischiando di destabilizzare l’economia della Repubblica Democratica. Per questo nacque il Muro.


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Stiamo parlando di una costruzione lunga 43 km nella sola Berlino e 112 km nell’intera Germania dell’est. Inizialmente la barriera consisteva in una combinazione di rete metallica e filo spinato
Dal 1965, invece, vennero costruiti 106 km di barriera di cemento, alta 3.6 metri e con un tubo liscio in cima per prevenire le arrampicate. In seguito vennero aggiunte strisce chiodate, cani da guardia, mine e torri di guardia alte 20 metri, oltre a 20 bunker da cui i soldati monitoravano la situazione.

Nel video viene mostrata anche la cosiddetta “striscia della morte“, una sezione parallela al Muro di circa cento metri di estensione e in cui tutti i palazzi furono distrutti e il suolo ricoperto di sabbia, per poter garantire una migliore osservazione del confine.
Nonostante tutto, tra il 1961 e il 1989, data in cui il Muro cadde, 5000 persone riuscirono a scappare all’ovest. Alcuni erano diplomatici o sportivi, ma molti altri erano cittadini comuni che tentarono l’impresa scavando tunnel, nuotando nei canali o usando dei palloni aerostatici. Addirittura ci fu persino chi rubò un carro armato e lo mandò a schiantarsi contro il Muro.
Ben 138 persone morirono nell’impresa, molti fucilati di fronte agli occhi dei cittadini dell’ovest.

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