di Sara Bolognini
Berlino, città di libertà e feste. Il sentimento anarchico ed edonistico della capitale, che da sempre caratterizza la capitale tedesca al di là dell’ordine costituito, sembra avere contagiato persino la polizia.
Numerosi agenti della polizia di Berlino e che erano in servizio al G20 di Amburgo, sono stati infatti rispediti a casa dopo essere stati colti in flagrante durante una festa piuttosto selvaggia.
Tre intere squadre, la numero 14, 15 e 32, hanno infatti organizzato un party con musica altissima, sesso in pubblico e molto alcool. Un’agente sembra persino aver ballato su un tavolo vestita solo del proprio accappatoio, sfoderando la propria pistola (secondo quanto riportato dalla BZ). Alcuni avrebbero urinato su alcune recinzioni e un ufficiale sarebbe stato coinvolto in una rissa con un collega di Wuppertal (lo riferisce l’emittente radiofonica RBB). Il tutto all’interno del villaggio di container di Bad Segeberg, utilizzato in passato per ospitare i rifugiati.
La situazione ha creato scandalo nella capitale e la paura che una cosa del genere possa rovinare l’immagine delle forze dell’ordine è stata percepita dalle istituzioni in modo piuttosto intenso. L’opinione pubblica, d’altro canto, si è divisa. Da un lato molti ritengono che gli agenti siano dei rappresentanti dello Stato e debbano quindi mantenere un certo contegno, altri però fanno notare che il fatto che gli agenti indossino un’uniforme non significa che debbano rinunciare in assoluto alla loro umanità e che di conseguenza sia loro vietato divertirsi.
Al di là di ogni considerazione di tipo “istituzionale”, tuttavia, l’episodio ha generato anche una comprensibile ilarità ed è destinato a entrare definitivamente nel “folklore” locale.