Berlino, “Killing in the name of”. Imparare ad essere liberi
di Alessandra Perna
Angela accende le sigarette con i fiammiferi. A Berlino c’è un sole magnifico, e io penso che la scrittura non mi ha mai delusa. Le passeggiate sono lunghe e il Club Mate aiuta a stare in piedi.
Con Raffaella Oliva abbiamo parlato di Moravia, Montanelli, ossessioni e gente che si fa le seghe prima di morire. L’Oblomov è buio, accogliente: poco prima della presentazione mi sono chiusa in bagno cercando di placare un attacco di panico.
Sono andata a vedere un concerto punk alle 8.00 di sera a Berlino. Un tipo mi ha chiesto se volessi scopare. Gli ho detto di aspettarmi in bagno e me ne sono andata. Allo Zum starken August hanno cercato di rimorchiarmi dicendomi “you are my Killing in the name“. I Rage Against the Machine sono il mio gruppo preferito da sempre.
La Gioconda di Leonardo non è altro che un migliaio di migliaia di tocchi di colore. Il David di Michelangelo non è altro che un milione di colpi di scalpello. Noi tutti siamo un milione di pezzetti assemblati: se non ci ritroviamo in un milione di situazioni diverse non possiamo diventare ciò che siamo.
Vicino casa c’è un locale dove puoi scrivere guardando la strada. Berlino è una città che ti dovrebbe rendere meno romantico e più libero. Una ragazza dai capelli rossi passa davanti a me, canta e poi abbraccia la madre, e io penso a tutte le volte in cui io e mia madre non l’abbiamo fatto. Mi manca, maledetta vecchia pazza.
Penso a mio padre, che era un vecchio maiale. Non c’è nulla di male nell’essere un vecchio maiale, ma lui non l’ha capito, non ne ha mai parlato, distruggendo tutto quello che aveva intorno.
Penso a tutte le persone che scegliamo per le regole di qualcun altro: la letteratura t’insegna a trovare le tue regole, ad essere libero, ad essere leale. Fra tre giorni torno a Roma, ho quasi finito di scrivere un libro, i miei migliori amici abitano qui e io sentirò la loro mancanza come la prima volta che sono partiti. Se diventassi un vecchio pazzo maiale, come mia madre e come mio padre, so che loro mi amerebbero lo stesso, e questa è una cosa che non ha prezzo.
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Alessandra vive a Milano, dove scrive e suona. Nel 2017 ha presentato il suo primo libro, “Non farti fregare di nuovo”, all’Oblomov Kreuzkölln.
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