Gli ultimi uomini di Aleppo: in programmazione in questi giorni a Berlino
di Roberta Chimera
“La mia città è a un punto di non ritorno. Io non l’abbandonerò mai, anche se dovesse significare essere ucciso”. Khaled Omar Harrah è uno dei volontari della Difesa Civile Siriana, noti anche come i Caschi Bianchi. È uno dei protagonisti del documentario “Gli ultimi uomini di Aleppo“, dei registi Feras Fayyad e Steen Johanessen (che è anche montatore del documentario), vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.
Girato nel periodo che va da settembre 2015 fino all’autunno dello scorso anno, il film segue a stretto contatto Khaled e i suoi colleghi e amici Mahmoud e Nagieb, impegnati a cercare di salvare chi è rimasto ancora vivo fra le macerie, dopo i bombardamenti. Tutti e tre combattono con lo stesso dilemma: fuggire e portare in salvo le loro famiglie o restare e lottare per la città?
Come per gli altri volontari del gruppo, la vita quotidiana di Khaled ad Aleppo è scandita dal rumore dell’esplosione delle bombe e dalla corsa contro il tempo nei luoghi in cui gli ordigni sono stati lanciati.
Intorno a lui, ciò che resta di una città sotto assedio. Ovunque edifici sventrati che mostrano brandelli di vite interrotte: il tavolo di un soggiorno con le sedie ordinate attorno, la stanza matrimoniale con l’anta dell’armadio aperta e gli abiti in fila sugli attaccapanni, un piccolo bagno di mattonelle celesti,con la tazza in equilibrio precario su ciò che è rimasto del pavimento.
I 350.000 abitanti di Aleppo vivono sotto bombardamenti continui e i quattro cameramen che hanno girato le immagini del documentario hanno più volte messo a rischio la loro stessa vita per far capire anche a chi guarda la realtà della guerra.
Il documentario verrà proiettato a Berlino fino al 22 marzo. Questo è il trailer.
Tra i lettori che scriveranno ad articoli@ilmitte.com, verranno estratti due biglietti per due persone nei cinema da scegliere fra quelli elencati di seguito e che stanno programmando il film.
“Spero soltanto che voi che vedrete questo film starete al nostro fianco per fermare questa orribile guerra”.