Strage di Berlino: l’uomo fermato potrebbe non essere l’attentatore

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 Strage di Berlino: l'uomo fermato potrebbe non essere l'attentatore
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di Federico Quadrelli

La conferenza stampa degli inquirenti, tenutasi intorno alle 14.30, ha fatto emergere nuovi dettagli sull’attentato di Berlino, che si presenta non semplice. Il capo della procura, Peter Frank, ha continuato a parlare di attacco con possibile matrice islamica, ma ha anche dichiarato di continuare ad indagare in ogni direzione.
Ci sono intanto dubbi sull’identitá dell’attentatore. Mentre il ventireenne pachistano arrestato dalla polizia e identificato come  continua a negare ogni responsabilità, il capo della polizia di Berlino, Klaus Kandt, ha dichiarato di non poter dichiarare che l’uomo sia l’autista del camion che ieri si è schiantato sul mercatino di Natale, uccidendo 12 persone e ferendone 24. Se questo fosse vero, il reale attentatore potrebbe essere ancora a piede libero. Secondo il ministero degli interni mancherebbe anche la pistola con cui è stato ucciso a bruciapelo il conducente polacco, cugino del titolare della ditta di trasporti che aveva perso i contatti il camion alle 16.00 di ieri.

Alle 13.00 si è tenuta invece la conferenza stampa di Michael Müller, il sindaco di Berlino. “Siamo sconvolti, è di nuovo attacco alla nostra libertà”, ha affermato il primo cittadino, che si è detto commosso per l'”ondata di solidarietà” ricevuta in queste ore e ha riaffermato il valore della democrazia. Ha quindi aggiunto: “è una situazione difficile, Berlino non può farcela se non c’è pacifica convivenza tra tutte le religioni”. Ha infine ricordato che ci sará una messa alle 18.00, proprio alla Gedächtniskirche, e che la porta di Brandeburgo avrà i colori della bandiera tedesca e diventerá un luogo in cui esprimere vicinanza alle vittime.