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Arriva “Olli”, il minibus senza autista. Lo lancia la Deutsche Ban

Olli, il minibus senza autista
Photo by Diorama Sky©

di Alessia Del Vigo

La Deutsche Bahn presenta un Minibus automatico: Olli sembra destinato a rivoluzionare i trasporti a distanza ridotta e il capo delle ferrovie testa il nuovo nato in prima persona.
Olli ricorda la grande cabina di una di quelle funivie che conducono sciatori e scalatori dalla montagna a valle e invece ha portato in giro il ministro A. Dobrindt (CSU) e Rüdiger Grube, capo di Deutsche Bahn, intorno all’Euref Campus di Berlino. Olli va da solo, senza bisogno di autista. “È il primo viaggio in assoluto di un bus autonomo in uno spazio aperto”, ci tiene a precisare Dobrindt. L’anno prossimo il Minibus dovrebbe condurre i turisti dalla stazione dei treni della cittadina bavarese di Bad Behrenbach al centro termale, ma persino i più malfidati assicurano che non siamo di fronte all’ennesimo trucchetto del ministro della CSU al fine di essere rieletto. “I veicoli autonomi rivoluzioneranno il mercato dei trasporti”, sottolinea Grübe, “perché gli utenti si serviranno dei trasporti pubblici solo ed esclusivamente quando ne avranno bisogno”.
Lungo l’autostrada A9, in Baviera, sfrecciano già autonomamente alcuni veicoli: strane targhe hanno recentemente creato scompiglio, perché  le sigle del sistema di navigazione dei veicoli autonomi era ignoto agli automobilisti, ma c’è ancora molto nel programma delle ferrovie, ad esempio lo sviluppo della tecnologia per il cosidetto Platooning, in collaborazione con il colosso degli autoarticolati MAN.

Nel 2018 questi nuovi Minibus dovrebbero debuttare sul mercato, seguendo un filone già caro a Deutsche Bahn, che giá dispone di treni senza macchinisti e di bus e veicoli pesanti senza autista. Ma la digitalizzazione non si ferma, tanto che il trend di condividere (car-sharing e car-pooling) invece di possedere ha attecchito anche nell’industria automobilistica, basti pensare a Daimler e BMW, con le loro creature DriveNow e Car2Go. Ora si aggiunge Volkswagen, con la sua “Moia”, che mira ad imporsi come uno dei più importanti servizi di mobilità.
Le tecnologie digitali rendono e hanno reso possibile questo successo e l’utilizzo delle App per Smartphone rende ancora più marcato il cambiamento dei consumi automobilistici, con utenti che sono in grado di chiamare o prenotare servizi di trasporto dappertutto e con estrema facilità. Il megatrend è senza dubbio viaggiare autonomamente. L’obiettivo sono auto, bus e treni senza autista. Ancora non è chiaro quando tale tecnologia saràpronta per essere introdotta con sicurezza. In un recente studio, i ricercatori dell’istituto Fraunhofer hanno parlato del 2030 per quanto riguarda la consegna di pacchi ad opera di piccoli veicoli robotizzati.
Daimler ricerca e lavora per produrre autoarticolati automatici e la tecnologia giá funziona. Gli autisti possono svolgere altre faccende durante il viaggio, come ordinare le merci o eseguire lavoro d’ufficio. Il vantaggio economico: il personale riuscirà a essere ancora più efficiente, quando non completamente sostituito dalla tecnologia.

Deutsche Bahn crede fermamente del progetto e sta investendo fino al 2018 un miliardo di euro nella digitalizzazione, che però non si limita alla produzione di veicoli senza bisogno di autista. Anche la comunicazione con i passeggeri verráaffinata e ulteriormente digitalizzata. “Promettiamo un significativo aumento dell’efficienza” dice Grube. Le ferrovie tedesche hanno peraltro tutte le caratteristiche per diventare dei giganti nell’offerta di servizi di mobilità: sono infatti già attive con un carsharing e un ottimo servizio di noleggio di biciclette.

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