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Strage di Berlino, tutti sulle tracce di Anis Amri. Forse avvistato a Berlino mercoledì

Anis Amridi Sara Bolognini

Sono tutti sulle tracce di Anis Amri, l’uomo che è al momento ritenuto l’attentatore del mercatino di Natale di Breitscheidplatz. Le sue foto  sono state pubblicate e la polizia chiede l’aiuto dei cittadini per trovarlo. Si suppone che sia armato, ma nessuno sa dove sia. Le autorità offrono fino a 100.000 Euro a chi riuscirá a fornire informazioni utili all’indagine. Chiunque sia dunque in possesso di informazioni affidabili può chiamare lo 0800-0130110 o utilizzare il sito del Bundeskriminalamt.

Come abbiamo giá scritto, le autorità hanno rilasciato il ragazzo pachistano arrestato poche ore dopo l’attentato, che sembrerebbe non avere niente a che fare con il fatto. È stato allora che hanno spostato l’attenzione su un ventiquattrenne tunisino e reso pubblici i dettagli sulla sua persona.
Si tratta appunto di Anis Amri, un giovane dai capelli scuri, con gli occhi castani, una statura di 1.78 metri e un peso di 75 chili. Sembrerebbe essere arrivato in Europa per la prima volta nel 2012, in Italia, dove sarebbe stato espulso dopo un periodo di carcere, arrivando in Germania nel 2015. Nel Nordrhein-Westfalen ha fatto richiesta di asilo politico, ma la richiesta è stata rifiutata. Amri non è stato però rimpatriato, in quanto non era in possesso di documenti validi, documenti rilasciati dall’ambasciata tunisina solo ora.
Il suo ultimo domicilio registrato risulta essere in un campo di accoglienza per rifugiati nel Nordrhein-Westfalen, ma sembra che l’uomo sia rimasto in Germania utilizzando almeno quattro identità false. La procura ha confermato la presenza delle sue impronte sulla portiera del tir, dal lato del guidatore e il ritrovamento di un portafoglio contenente i suoi documenti, persi nel camion utilizzato per l’attentato e ritrovati solo più di dodici ore dopo l’attentato, cosa sulla quale le autoritá si sono rifiutate di esprimersi. La tv pubblica Rbb ha rivelato inoltre che Amri sarebbe stato filmato dalle autorità di sicurezza otto ore dopo l’attentato di fronte a una moschea nel quartiere di Moabit, perquisita oggi dalla polizia. Altri video lo mostrano davanti alla stessa moschea il 14 e il 15 dicembre.

Il suo nome non è ignoto alle autoritá di pubblica sicurezza, anzi, era già nella lista dei sospetti collegati al terrorismo islamico e a marzo era stato aperto un processo, dopo il ritrovamento di prove che dimostravano che l’uomo stesse programmando una rapina al fine di finanziare l’acquisto di armi. Avrebbe inoltre avuto contatti con i leader di gruppi legati al terrorismo islamico e sarebbe stato coinvolto nello spaccio di droga di Görlitzer Park. Nonostante questo, era ancora a piede libero.

Al momento Anis Amri è l’uomo più ricercato di tutta Europa. Non si può stabilire con certezza dove sia, ma un video apparso mercoledì lo mostrerebbe ancora a Berlino. Il video mostra un giovane sull’Oberbaumbrücke, ma non si sa ancora se possa dirsi affidabile.

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