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Previsti undici nuovi quartieri abitativi in città

undici nuovi quartieri abitativi
Photo by Ralf Kühne©

di Alessia Del Vigo

La nuova coalizione al governo pianifica undici nuovi quartieri abitativi in città. SPD, die Linke e i Verdi parlano di quartieri ecologici e di social housing per un totale di 37.000 appartamenti. Ci sono progetti anche per la stazione di Zoologischer Garten e per Alexanderplatz.
I tre partiti succitati compongono la coalizione che è al governo della città di Berlino da fine settembre e nella dichiarazione di intenti consegnata venerdì scorso la questione abitativa occupa un posto importante. I 37.000 nuovi appartamenti previsti verrebbero divisi tra i trenta ettari della Michelangelostraße a Pankow, lo Schumacher-Quartier, e i quarantotto ettari della superficie dell’aeroporto di Tegel. Entrambe le zone sembrano destinate a diventare quartieri modello, in primis dal punto di vista sociale ed ecologico. Sorgeranno nuovi quartieri urbani anche a Blankenburger Süden (70 ettari), Buch (54 ettari), così come sui campi di Buckow (10 ettari), nell’area di Oberhavel (76 ettari) e sulla Lehrter Straße. Salvaguardia della natura e dei biotipi saranno inoltre il punto focale nelle aree di Johannistal/Adlershof (20 ettari), Köpenick e Lichterfelde, per un totale di altri 146 ettari.
Per quanto riguarda il piano (già consegnato) della zona Elisabeth-Aue sembra non ci siano ulteriori proteste; i Verdi e die Linke sono favorevoli alla sua riqualificazione, mentre la SPD resta contraria al progetto. Ci sono anche i piani del Senato, che vuole costruire nella suddetta area appartamenti per circa 10.000 persone.

I progetti edilizi sul tavolo delle trattative sono talmente tanti che la neonata coalizione ancora non ha trovato un comune accordo su tutti. Un esempio calzante è il chiacchieratissimo Tempelhofer Feld, già potenziale oggetto di piani di edilizia cittadina che vennero tuttavia bloccati, due anni fa, in seguito all’esito di un referendum cittadino che ne riconfermò lo status di parco. Attualmente il parco di Tempelhof svolge una funzione di accoglienza per i rifugiati, ma non è detto che rimarrà intatto ancora a lungo.
Dove la coalizione ha invece trovato un accordo da un pezzo è nel vecchio centro di quella che fu Berlino Ovest, la stazione di Zoologischer Garten: l’intento è di rendere la attigua Hardenbergplatz “a misura di cliente”, rinunciando alla costruzione dell’ennesimo parcheggio sotterraneo e rendendo l’ingresso alla stazione un passaggio fluido e gradevole. Per quanto riguarda Alexanderplatz invece, ci si occuperà di rendere visibile il ricordo della manifestazione del 4 Novembre 1989, quando circa 100.000 persone scesero in piazza chiedendo più democrazia nella DDR. La piazza, queste almeno sono le intenzioni degli amministratori, verrà almeno parzialmente liberata dal giogo di un eccessivo e abusato uso commerciale. Teufelsberg si trasformerà, dopo anni, da memoriale e riserva naturale in un passaggio pubblico. Infine un punto caldo, il quartiere del governo: il senato si occuperà di trasformare nuovamente la strada provvisoria tra Tiergarten e Hauptbahnhof in un collegamento pedonale e ciclabile scorrevole ed efficace. Questo si legge nelle conclusioni della dichiarazione ufficiale dei tre partiti attualmente al governo, a Berlino.

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