Reinventare gli spazi a Berlino: da birrificio a galleria d’arte

Photo by jonas_k©
birrificio
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di Arianna Tomaelo

Camminando per le vie di Berlino, capiterá frequentemente di incontrare un birrificio o una galleria d’arte.
Se la maestria nell’arte della birra è infatti un tratto distintivo della cultura tedesca nel mondo, c’è anche da sapere che da anni i giovani artisti cercano rifugio nella metropoli berlinese proprio per poter esprimere la propria passione.
Così, una coppia di collezionisti, perfettamente in linea con l’eccentricità berlinese, ha deciso di far incontrare le due passioni dei tedeschi in un solo luogo, aprendo un centro d’arte in una fabbrica di birra e attribuendogli nuova vita. L’abitudine di sfruttare e riqualificare spazi ormai abbandonati è tipica della tradizione berlinese, come abbiamo spesso avuto modo di rilevare.

Era il 2011 quando Burkhard Varnholt e Salome Grisard hanno acquistato il birrificio Kindl, a Neukölln, uno dei quartieri tra i più vivaci, colorati e multi-culturali. Il complesso offriva sin dal principio i presupposti per diventare un luogo originale e destinato ad attrarre l’attenzione, essendo di per sè grandioso a prima vista grazie all’evidente impronta delle regole architettoniche della corrente espressionista tedesca di fine anni ’20. Lo spoglio stabilimento di 5.500 metri quadri è stato a più tappe, a cominciare dal primo restauro nel 2012, trasformato in un centro d’arte innovativo e unico, dedicato a esibizioni, workshop e mostre. Il tutto senza perdere la funzione originale, dal momento che una parte della struttura (anch’essa visitabile, con tour guidato) è ancora dedicata alla produzione di un’ottima eco-pils artigianale, da degustare nel giardino del Centro d’Arte.

L’omonima galleria, che ha mantenuto il nome dalla struttura originaria, è stata finalmente restaurata in toto e appena pochi giorni fa ha aperto le porte dell’ultima sezione, la Power House, dove, dal 23 ottobre al 19 febbraio 2017, ospiterá una mostra collettiva titolata How Long Is Now? per celebrare artisti contemporanei come Jeppe Hein, Michael Rakowitz e Philip Akkerman. La struttura è aperta da mercoledì a domenica, dalle 12.00 alle 18.00. e il costo d’entrata è davero contenuto (5€).