Sofar Sounds: c’è un concerto segreto in città
Si chiama Sofar Sounds. Tutto quello che sai è che in città, una sera, ci sarà un concerto. Tanto deve bastarti per chiedere di partecipare e attendere la conferma dell’organizzazione. Solo un giorno prima ti verrà svelata la location, e solo una volta raggiunto il posto saprai chi sarà ad esibirsi quella sera.
Sofar Sounds nasce a Londra e prende rapidamente piede nel resto d’Europa, ma non solo.
Anche Francoforte ne ha uno, e il diciassettesimo show è andato in onda giovedì 20 ottobre in una affascinante location nel centro di Offenbach, della quale non sveleremo ulteriori dettagli. Basterà seguire l’organizzazione su Facebook per saperne di più, direte voi. E invece no, perché già dal prossimo evento la location cambierà. E allora chi vi partecipa ha davvero l’impressione di aver preso parte a qualcosa di unico, un evento che con quei musicisti e in quell’ambientazione, sicuramente non avrà repliche.
Qualche dettaglio in più relativamente alla line up vogliamo però rivelarlo. In questo clima che sa molto di un reading della San Francisco degli anni sesssanta, dove il gap tra audience e artista è completamente annullato, sale sul palco per primo Adam Burrows, cantautore di Nashville che proprio mentre si fa un gran parlare del Nobel per la letteratura a Bob Dylan, sembra trovarsi nel posto giusto, al momento giusto, col suo gusto molto da cantastorie stralunato e un po’ naive, che gioca con le parole in modo potente e terribilmente intelligente. Apprezzato davvero tanto, e da seguire, senz’altro.
Ma vero momento clou della serata sono i Fighting Caravans. Direttamente da Leeds, UK. Questi cinque ragazzini si nascondono dietro qualche linea di barba ancora incolta per sfuggire ad un’immagine forse ancora acerba, che richiama in qualche modo un’attitudine un po’ da boy band, ma poi presentano un set acustico dei loro inediti che prende le tue orecchie e i tuoi occhi e li incolla al palco, proprio come se il Sofar Sounds ne avesse uno, di palco.
I Fighting Caravans sono lì, a cavallo tra i Veils di Nux Vomica e gli ultimi Strokes, ma con arrangiamenti forse più ricercati, una struttura di canzone davvero originale e conseguenza di una ricerca senza dubbio approfondita e, quando serve, maniacale.
Il loro set si conclude e tu sai di per certo che te li andrai a cercare, che sia youtube, deezeer, o qualsivoglia altra diavoleria del genere, tu sai che tra te e i Fighting Caravans non è finita lì.
Ma sai anche che con Sofar Sounds non è finita lì. Anzi, ti viene una voglia matta che il prossimo concerto sia proprio domani. Perchè ti è piaciuto tanto non sapere dove dovere andare fino al giorno prima, e non sapere chi avrebbe suonato fino ad un’ora prima. E ti è piaciuta tanto la location, e ancora di più ti piace il fatto che probabilmente lì non ci metterai più piede.
A questo punto dovremmo volervi svelare link e collegamenti di ogni genere all’organizzazione e agli artisti che si sono esibiti, ma crediamo di avervi offerto spunti sufficienti per proseguire la ricerca in modo autonomo. E se siete troppo pigri per farlo, vuol dire che, purtroppo per voi, non meritate un posto a sedere nel salotto che ospiterà il prossimo Sofar Sound. E detto fra noi…non saprete mai cosa vi siete persi…
Davide Porzio
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