Fiera del Libro al via, attesi oltre 250 mila visitatori
Francoforte – E’ arrivata. Anche quest’anno, puntuale come sempre, è cominciata la Fiera del Libro di Francoforte. Si tratta senza ombra di dubbio di uno degli eventi più importanti che si svolgono in città. Eredità sia della tradizione fieristica della città, sia della tradizione editoriale, porta ogni anno centinaia di migliaia di persone nella Metropoli sul Meno.
Per cinque giorni – dal 19 al 23 ottobre – a Francoforte sarà la capitale dell’editoria mondiale. Gli espositori sono circa 7100 provenienti da oltre cento diverse nazioni (quest’anno l’ospite d’onore è doppio: Olanda e Fiandre).Gli eventi organizzati sono circa 4000. Numeri da fare impallidire a cui dovrebbero venire aggiunti quelli degli eventi collaterali che si svolgono fuori dalla fiera stessa.
Il programma è infinito come sempre, i non addetti al settore saranno interessati però solo a quanto si svolgerà negli ultimi due giorni, quando la fiera è aperta al pubblico e si riempie fino stare male. Come ogni anno è un’esperienza tanto affascinante, per la provenienza di libri da ogni angolo del globo, quanto stancante a causa dei chilometri e chilometri che ogni visitatore si ritrova a percorrere nei diversi padiglioni.
Come sempre non manca la presenza dell’Italia che quest’anno ha voluto dare una considerevole spinta alla promozione della propria produzione letteraria. E’ stato allestito il consueto padiglione collettivo per quelle case editrici che non possono permettersi uno stand tutto proprio e i numeri sono cresciuti esponenzialmente. Più del doppio degli editori presenti, circa un centinaio e due particolari regioni rappresentate a parte: Lazio e Piemonte. Ad organizzare lo spazio sono stati l’AIE – Associazione Italiana Editori -, il ministero dello sviluppo economico e l’ICE.
Inaugurato dal sottosegretario allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto accompagnato dal Console Generale d’Italia a Francoforte Maurzio Canfora e dal presidente dell’AIE Federico Motta, il padiglione rappresenta bene una volontà accresciuta di aumentare la visibilità della produzione italiana anche all’estero. Nel complesso il numero degli editori italiani presenti è di circa 250.
Ora, la domanda è: vale la pena andarci? La fiera è aperta al pubblico gli ultimi due giorni – sabato 22 e domenica 23 – quando la ressa è veramente insostenibile. La risposta non è semplice, se amate la letteratura o più in generale i libri qualcosa di interessante lo troverete sicuramente. Anche se non ci siete mai stati, un giro anche solo per vedere è un’esperienza positiva. Il problema è il prezzo che per un biglietto giornaliero ammonta a 19 euro, forse un po’ troppi.
[ale.gra]
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