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“Cos’è per voi Berlino”? Rispondono un video e 50 persone interpellate

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Recentemente il quotidiano tedesco Berliner Morgenpost ha fatto a 50 persone di diversa etá, estrazione sociale e genere sessuale accomunate dal fatto di vivere nella capitale tedesca una semplice domanda: cos’è per voi Berlino?
Le risposte ottenute sono state diverse, ma in qualche modo dipingono tutte un’immagine della cittá che si riflette nelle esperienze di molti stranieri che la visitano e anche dei lettori che nel corso di questi anni hanno comunicato a “Il Mitte” le loro impressioni.
Nel video si parla del fatto che gli obiettivi che ci si prefigge sembrino essere a portata di mano, se ovviamente ci si impegna per conseguirli. “Berlino è piena di persone che da altre parti non ce l’avrebbero fatta”, dice con convinzione un uomo, aggiungendo con decisione “io, per esempio”.
Si parla inoltre del carattere apparentemente brusco dei berlinesi, che in realtá maschererebbe una goffa cordialità incapace di rivelare se stessa: “cattivo umore con un cuore grande”, è la sintesi perfetta resa di un ragazzo.
Si parla di Berlino come di una “serie di piccole cittá”, cosa che ricorda molto quanto detto dallo scrittore e giornalista Henry F. Urban, quando affermava: “In qualità di newyorkese, trovo particolarmente strano che in realtà Berlino non esista, ma che ci siano solo un mucchio di paesi che si chiamano Berlino”.
Nel video si parla anche dei singoli quartieri, sottolineando come, nonostante la cittá nel suo insieme sappia far sentire “a casa” chiunque, quartieri diversi dello stesso municipio si percepiscano rigidamente separati e per i residenti di Friedrichshain, ad esempio, sia “importantissimo non essere di Kreuzberg”.
Per altri Berlino è il “caos perfetto”, in cui è facile non avere programmi, perché c’è sempre qualcosa da fare, da vedere, qualche evento a cui partecipare, un modo attivo di vivere la cittá e di socializzare in modo decisamente spontaneo.

Ovviamente i più giovani sottolineano l’intrattenimento costante che la capitale tedesca è in grado di offrire in termini di discoteche e locali aperti in ogni giorno della settimana. Viene però sottolineata anche l’enorme varietà dell’offerta artistica e culturale.
Una città “fantastica”, “perfetta”, di cui sentirsi “orgogliosi”, di cui essere “innamorati”, l’entusiasmo dei residenti, nati o no a Berlino, sembra essere unanime.
I meno giovani offrono uno spettro interessantissimo delle loro impressioni su Berlino. Un’anziana signora presenta infatti un’immagine romantica del suo passato da “bambina con le trecce e un grosso fiocco sulla testa”, mentre un altro signore in etá rivendica invece il diritto di restare nudo presso il lago di Halensee, conquistato dopo anni di tentativi della polizia di impedire il naturismo. “Fino a poco tempo fa accompagnavo in acqua una signora di 95 anni che non camminava più bene e si appoggiava al mio braccio, anche lei era nuda”, sottolinea. Ed è proprio lui a concludere questa carrellata di opinioni sulla cittá con una frase gloriosamente definitiva: “Finché non morirò qui, amerò Berlino“.
Questo è il bel video del Morgenpost, che l’ambasciata tedesca a Roma ha dotato di sottotitoli italiani.

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