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Gli indipendentisti del Belucistan protestano davanti al Bundestag: “qualcuno si opponga ai crimini del Pakistan”

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Nel mese di agosto, una marcia partita da Düsseldorf e durata venti giorni, ha visto una dozzina di nazionalisti del Belucistan arrivare a Berlino e protestare davanti al Bundestag. Gli attivisti hanno chiesto a gran voce che vengano riconosciuti dalla comunitá internazionale i crimini e la violazione costante dei diritti umani perpetrata dal Pakistan ai danni di quella che è oggi la sua provincia più grande e più povera.
Durante la dimostrazione è stato anche letto un messaggio del leader indipendentista Hyrbyair Marri, che si è congratulato con i dimostranti e ha sottolineato come una marcia del genere non sarebbe stata possibile in patria. Il Pakistan è stato infatti accusato di essere responsabile della scomparsa di molti attivisti, nonché di esecuzioni sommarie, tortura, bombardamento di interi villaggi e sostanzialmente di aver trasformato il Belucistan in un presidio militare pakistano a partire dal 1948. Da allora gli indipendentisti lottano per ribellarsi a quella che vivono come un’occupazione in piena regola.

Marri ha ribadito che proprio a partire dal 1948 ci sono state da parte del Pakistan cinque iniziative militari, inclusa quella che è stata descritta come attualmente in corso, per soffocare nel sangue la lotta degli attivisti per l’indipendenza del Belucistan. Ha quindi ringraziato i popoli indiano e afghano per il supporto ricevuto, rilanciando con una richiesta di ascolto e di aiuto ai Paesi occidentali, affinché non chiudano gli occhi sull’emergenza umanitaria descritta. I manifestanti hanno inoltre chiesto alle Nazioni Unite di prendere formalmente atto delle ripetute violazioni dei diritti umani che hanno luogo in Belucistan e hanno accusato il Pakistan di promuovere l’estremismo religioso e il relativo terrorismo anche in Afghanistan, in India e nei Paesi occidentali.
Nel corso della marcia gli attivisti hanno distribuito volantini ed esortato le persone a informarsi.
Le violazioni dei diritti umani connesse alla particolare condizione del Belucistan, sono state descritte dall’organizzazione internazionale non governativa Human Rights Watch come di proporzioni epidemiche.

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