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Berlino, elezioni dei minorenni: i giovani non votano Afd e supportano i partiti giá al governo

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di Axel Jürs

I ragazzi berlinesi, in Germania, hanno fama di essere furbi e non solo per via delle loro battute. Sembra infatti che siano furbi anche in altri sensi, a volte anche più furbi degli adulti, e lo dimostrano in molte circostanze.
Da anni, per esempio, nella capitale tedesca, prima delle elezioni ufficiali per il parlamento cittadino, si tengono anche delle mini-elezioni per i giovani che non hanno ancora l’età per votare (18 anni). Parliamo delle cosidette U18-Wahlen, organizzate da diverse associazioni giovanili che cooperano al fine di realizzare quello che è un felice esperimento sociale e politico. Nell’ambito delle più recenti elezioni, che hanno visto mobilitarsi 24939 votanti, i giovanissimi hanno votato soprattutto per partiti democratici e hanno dato solo il 3,9% dei voti ad AfD, nuovo partito di estrema destra che si prevede possa ottenere fino al 15% di voti nelle elezioni uficiali per l’Abgeordnetenhaus, il parlamento berlinese.

Oltre a mostrare una consistente impermeabilitá alle seduzioni della destra populista, inoltre, sembra che i ragazzi di Berlino abbiano espresso anche un certo desiderio di stabilità rispetto allo status quo: hanno infatti dato più di tre quarti dei loro voti a partiti già presenti nel parlamento berlinese (SPD, Grüne, CDU, Linke  Piraten) e hanno premiato il partito del primo ministro berlinese (Regierender Bürgermeister), Michael Müller. Conduce infatti l’SPD con il 24,4%, seguito dai Verdi con il 21,3% e dalla CDU con il 14,5%.
Interessante anche il fatto che tra i bambini e ragazzi il partito per la protezione degli animali (Tierschutzpartei), con il suo 8,7%, abbia ricevuto un notevole supporto, quasi pari a quello ricevuto dal partito di sinistra Die Linke (10,5%) e superiore a quello ricevuto dai Piraten (6,3%).

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