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Scherzavano via mail su bambini ghigliottinati e forni crematori: nei guai una compagnia responsabile di nove centri per i rifugiati a Berlino

asylum seekers Berlin photo
Photo by cephir©

Il senatore della sanitá e degli affari sociali Mario Czaja (CDU) ha recentemente troncato ogni rapporto con la Pewobe, societá che gestisce nove ostelli per richiedenti asilo a Berlino e che è di conseguenza responsabile della salute e del benessere di circa 3000 rifugiati. Il provvedimento è stato preso subito dopo che il quotidiano tedesco Bild ha pubblicato una serie di email in cui alcuni manager della società scherzavano sulla possibilitá di usare recenti fondi ricevuti dalla BMW per costruire una ghigliottina con cui eliminare i bambini ospiti. Nello stesso scambio di mail uno dei manager suggeriva inoltre di bruciare i corpi in un gigantesco crematorio, allo scopo di scaldare gli ostelli con notevole risparmio energetico.
Alle mail erano allegate anche foto di ghigliottine, decapitazioni e un’immagine photoshoppata che rappresentava un parco giochi con uno scivolo “modificato”, vale a dire dotato, nella parte finale, di una sorta di grattugia munita di coltelli.

Czaja, che si è detto letteralmente sconvolto, ha definito la compagnia “non idonea a provvedere all’assistenza dei rifugiati”, mentre l’avvocato di Pewobe accusa la stampa e Bild in particolare di aver montato un caso inesistente per ragioni meramente politiche, violando il diritto alla riservatezza dei manager e decontestualizzando una conversazione privata. Ha aggiunto inoltre che la compagnia ricorrerá in sede civile e penale, per opporsi alla recissione di tutti i suoi contratti.
Nel frattempo gruppi di volontari denunciano anche le condizioni degli ostelli come assolutamente inadeguate, parlando addirittura di strutture infestate da parassiti.
Il tema dei rifugiati e le complesse dinamiche dell’integrazione in Europa sono il perno della politica tedesca degli ultimi due o tre anni e questo inevitabilmente si riverbera anche su Berlino, specie alla vigilia delle elezioni del 18 settembre. Non si sa se questo sgradevolissimo episodio, di cui ha parlato anche la stampa estera, influenzerá l’interazione tra i soggetti politici in lizza o le reazioni dell’elettorato. Di sicuro peró non mancherá di avere pesanti strascichi, non solo giudiziari.

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