Kreuzberg: Bergmannstraße diventa un’App

Bergmannstraße photo
Photo by Gertrud K.©

Alessia del Vigo

“Venire qui è d’obbligo, è il posto migliore della terra!”. A parlare è Stefan Neitzel, 50 anni, animato da un amore per la “sua” Bergmannstraße difficilmente riferibile e da un incontenibile entusiasmo che gli fa brillare gli occhi. Non capita frequentemente di registrare un attaccamento a un quartiere come quello che ha portato Neitzel a nutrire quasi un’ossessione per questa strada, che si snoda a Kreuzberg, tra Mehringdamm e la Marheinekeplatz, e che prosegue fino a Südstern.
Neitzel è fondatore e proprietario di una catena di negozi di biciclette con trentasei dipendenti e nove filiali, una delle quali proprio sulla Bergmannstraße. È inoltre proprietario del portale bergmannstraße.de e della relativa pagina Facebook, in cui ama caricare informazioni, foto e aneddoti interessanti. La vera novitá é però il fatto che l’intraprendente cinquantenne, nativo di Wuppertal, sia riuscito a portare tutto questo anche negli Appstore con una nuov app gratuita per Apple e Android. L’App è sostanzialmente una riproduzione dei contenuti della pagina Facebook, solo che in più prevede degli aggiornamenti in tempo reale sulla vita della strada. Chiusure e aperture di negozi o asili o luoghi di aggregazione sono immediatamente segnalati, com’é recentemente accaduto quando sulla Bergmannstraße è stata aperta una filiale di Lindner, in gergo popolare ancora noto come “Butter Lindner”, forse il più noto negozio di prodotti gastronomici. Tutto questo è commentato in modo diverso sulla pagina facebook di Neitzel. Alcuni lamentano il fatto che la strada sia sia trasformata in base alla rigida regola della gentrificazione, altri vedono invece nei maggiori investimenti in atto il segno di un ritrovato benessere, che sta portando indietro molte famiglie che si erano allontanate proprio per la carenza di attivitá commerciali nel quartiere. Neitzel é felice che ci sia dibattito sul suo sito, che è interessato a mantenere vivo e attivo.

Nel caso qualcuno avesse ancora dubbi sulla spinta emotiva che ha prodotto tutto questo, Neitzel ribadisce: “questa è una fanpage, tutto questo, per me, non è altro che un affare di cuore”. Arrivato a Berlino trentadue anni fa per sfuggire alla leva, che a Berlino ovest non era obbligatoria, l’uomo aprì il suo primo negozio, “Berlin by bike”, dopo aver terminato gli studi in scienze politiche ed economia popolare presso la Freie Universität. Non fu una scelta saggia come potrebbe sembrare oggi, visto che la percentuale dei ciclisti a Berlino era all’epoca circa il 7%, mentre oggi,  ça va sans dire, è più che raddoppiata.
In cambio del dominio bergmannstraße.de.ab, all’epoca di proprietà di un cameriere del bar vicino al suo negozio, Neitzel diede a quest’ultimo, che nel frattempo era diventato padre, una bici con seggiolino per bambini. I passi successivi furono rivolgersi al Bezirksamt, ottenere un co-finanziamento e quindi chiedere a tutti i negozianti e ai residenti della strada, con incredibile motivazione e probabilmente, almeno all’inizio, passando da visionario o da idealista, di sostenere l’idea di far diventare bergmannstraße.de un riferimento per tutti.
“Per questo l’ho creata gratuitamente e senza alcuno scopo di lucro” ha precisato Neitzel in un’intervista al quotidiano tedesco Berliner Zeitung, aggiungendo però un rilievo polemico: “ma come spesso accade a Kreuzberg, ciascuno pensa solo a curare il proprio orticello”. L’uomo comunque non si ferma e continua a coltivare il suo interesse per la strada in cui vive. Sostiene di fare tutto da solo e di aver creato la App seguendo un principio modulare, come quando si costruisce un edificio a blocchi.

Neitzel considera inoltre molto importante per il quartiere avere un’area dedicata allo sport, intento perseguito anche a Schöneberg, nella Maaßenstraße, purtroppo con scarso successo, “A Schöneberg non si è ottenuto nulla di concreto, non ha funzionato” ha spiegato, sempre alla Berliner Zeitung, “ma in principio hanno avuto una buona idea: cercare di diminuire il traffico di auto, per creare più  spazio per ciclisti e pedoni. Trovo che una zona pedonale nobiliterebbe la Bergmannstraße. La mescolanza di tutte le nazionalitá, la folta comunità LGBT, quella turca, i turisti, i vecchi e i giovani, tutto ciò per cui una grande città disturba in senso positivo. Questo quartiere è l’unica grande riserva naturale dell’intera Germania”.