“Il Mitte” e il mondo musulmano: le commemorazioni dell’Ashura in Iran
di Lucia Conti
Il Mitte si sta occupando da qualche tempo di femminismo islamico e di temi legati all’integrazione in Europa. Se ne sta occupando perché una riflessione sulla libertá religiosa, i diritti civili e il confronto culturale è diventata, oltre che importante, inevitabile.
L’intera operazione ci sta portando a scoprire tradizioni che non conoscevamo e a comprendere meglio l’origine di dinamiche che incidono, positivamente o negativamente, come tutti i fenomeni umani, sulla vita di interi popoli e sull’interazione di persone appartenenti a culture diverse.
Nell’ambito di questo lavoro di ricerca ci stiamo confrontando con professionisti di vario tipo, attivisti per i diritti umani, artisti, accademici, ma anche persone comuni interessate a contribuire con quanto abbiano vissuto o imparato.
Claudia Borgia, romana, si è laureata in scienze politiche con una tesi sul diritto di asilo e ha sviluppato un interesse per la fotografia che si lega alla sua passione per la storia contemporanea e per il foto-giornalismo. Oggi é una freelance, più volte premiata per la sua competenza e il suo impegno. Predilige le storie di donne e i progetti a lungo termine, che le consentano di realizzare reportage complessi e dettagliati. Ha iniziato a interessarsi di femminismo islamico frequentando un ciclo di seminari alla Casa Internazionale delle donne, a Roma, dal titolo “il protagonismo delle donne in terra d’Islam”. Ha quindi curato un progetto fotografico sulla devozione della donna musulmana sciita all’Imam Hossein, martire dell’Ashura.
Il materiale di cui vi proponiamo una selezione riguarda appunto le commemorazioni dell’Ashura in Iran. Questo evento ha luogo in nazioni diverse e con significati diversi. Per la comunitá sciita ha carattere prettamente commemorativo. Si ricorda in particolare il martirio dell’Imam Hossein, nipote del profeta Maometto, e di 72 compagni, che sacrificarono la vita per difendere la loro fede e combattere la tirannia del califfo omayyade Yazid. La strage avvenne il 10 del mese lunare Muharram, nell’anno 61 dell’Egira (10 ottobre 680 d.C.).
Ogni anno, durante questo periodo di lutto e specialmente durante i primi 10 giorni del mese di Muharram, che culminano nell’Ashura, milioni di shiiti ricordano questo evento luttuoso. Lo fanno con riti che si tramandano da centinaia di anni e che vedono alternarsi momenti di raccoglimento privato e familiare a commemorazioni collettive, nell’ambito delle quali donne e uomini pregano all’aperto oppure, separatamente, nelle Hosseinieyeh (edifici temporanei o permanenti costruiti a questo scopo). Su tutte le porte, i tetti delle case, i ponti e in generale ovunque siano visibili, sventolano bandiere verdi, nere e rosse. I colori simboleggiano, nell’ordine, la discendenza dalla famiglia dell’Imam Hossein, il lutto e il sangue.
A parte l’Imam e gli altri martiri, figura chiave della storia che viene ricordata è quella di una donna, Hazrat-e Zeynab. Catturata insieme ad altri superstiti del massacro, venne con loro condotta nel palazzo di Yazid. Qui raccontó la veritá sulla strage e risvegliò le coscienze di quanti credevano alla propaganda del califfo. Animata dalla fede e dalla forza della verità, la donna finì per essere addirittura liberata e percorse a ritroso per quaranta giorni la strada che portava a Karbala, dove si trovava la tomba di Hossein. Questa stessa strada è percorsa oggi da milioni di pellegrini che ricordano la tragica morte dei martiri, ma anche il ruolo fondamentale rivestito da Hazrat-e Zeynab. Una donna senza la quale, secondo la tradizione, questa storia non sarebbe stata conosciuta e i messaggi dell’Ashura non sarebbero sopravvissuti per secoli.
A partire da domani troverete sul nostro facebook la galleria completa delle foto di Claudia Borgia relative alle commemorazioni dell’Ashura in Iran. Ve le consigliamo perché sono tutte bellissime.
La prossima settimana vi proporremo invece del materiale fotografico, sempre di Claudia Borgia, relativo alle commemorazioni dell’Ashura in Iraq.
Trovate invece qui di seguito, alcuni articoli de “Il Mitte” legati al mondo arabo o a temi connessi:
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