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Perché sui muri della metro di Alexanderplatz ci sono dei ritratti?

alexanderplatz metro photo
Photo by ANBerlin©

di Alessia Dal Vigo

“Toh, guarda!”, capita di sentire spesso dai passeggeri della linea metropolitana U2, in questi giorni. Accade ogni volta che salgono o scendono ad Alexanderplatz, dove ogni giorno si incontrano pendolari, senzatetto e turisti, dove gli strati sociali e culturali si scontrano e si fondono in una folla discontinua e in continuo movimento. Dall’inizio della scorsa settimana i muri dietro i binari sono ornati da trentadue pesanti tavole decorate con opere d’arte, proprio gli spazi che di solito sono occupati da cartelloni pubblicitari di grande formato. Sul lato del binario in direzione Ruhleben ci sono sedici ritratti storici di coppie, foto ricordo da un cimitero messicano, l’altro lato del binario, in direzione Pankow, veste le lettere a caratteri cubitali del progetto “WIEZUSAMMENLEBEN”.
Dietro tutto questo c’è la coppia di artisti Clara Taborda e Peter Baer, che con la loro arte vogliono unire l’architettura della stazione ai passeggeri in attesa del treno. L’installazione fornirebbe le basi per il confronto con la domanda della vita di coppia. Una domanda essenziale in un tempo nel quale si sviluppano nuovi modelli di vita e i nostri spazi urbani si trasformano in maniera sempre più evidente, non solo in una città plasmata dalla gentrificazione.
Le superfici sulle quali si possono ammirare le opere d’arte sono state offerte agli artisti a titolo gratuito dalla Wall AG. “Questi spazi sono fonte di guadagno grazie al loro potenziale: ogni giorno passano di qui almeno 50.000 passeggeri. Normalmente, qui, il prezzo di uno spazio pubblicitario costa 33€ al giorno”, così la portavoce di Wall, Frauke Bank.

L’idea di rivestire d’arte le pareti della stazione di Alexanderplatz sulla linea della U2 non è del tutto nuova. Fino al 2008 i binari della U2 hanno ospitato a rotazione diverse esposizioni artistiche, rinunciando alla destinazione commerciale e pubblicitaria dei loro spazi. La NGBK (Nuova società per l’arte figurativa) aveva infatti lanciato, con il suo progetto “Arte sotterranea”, una serie di concorsi per concedere agli artisti più meritevoli le superfici delle pareti che sovrastano i binari. Dopo che la BVG ha venduto la VVR-Berek, agenzia responsabile per il marketing dei loro spazi pubblicitari, l’arte ha tuttavia subito una battuta d’arresto e per la NGBK e per “Arte sotterranea” é stata la fine, almeno ad Alexanderplatz. Il progetto continua infatti a vivere in altre stazioni (ad esempio ad Hellersdorf). Wall AG ha deciso di aprire di nuovo Alex all’arte soltanto ora. L’installazione “Wie wollen wir leben” (letteralmente “come vogliamo vivere”) potrà essere ammirata sui binari fino a fine luglio.

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