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KinoLoop: la fabbrica di cinema nel cuore di Neukölln

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by Sara Marencic

di Letizia Chetta

Il nome KinoLoop vi dice qualcosa?
Se siete appassionati di cinema, cortometraggi e recitazione, e se avete già un po’ familiarizzato con l’universo artistico berlinese, allora è probabile che questo nome non vi torni totalmente nuovo. In caso contrario, questo articolo nasce proprio con l’intento di documentare e dare voce ad un fenomeno emergente molto interessante. Stiamo parlando di KinoLoop, ovvero l’officina sperimentale di cinema che ha sede, il primo lunedì di ogni mese, nel quartiere di Neukölln.
Appassionata da diverso tempo di teatro e di sceneggiatura, sono venuta in contatto relativamente da poco con questa realtà grazie ad un’amica, che mi ha presentata alla scorsa sessione di cortometraggi come attrice del suo piccolo esperimento, “Telephone”. Abbiamo girato il corto in 48 ore, con ritmi incessanti e grande motivazione: volevamo a ogni costo presentarlo in tempo al pubblico di KinoLoop, nella saletta dalle tinte felicemente underground del bar Loophole di Boddinstraße 60. Per i più curiosi, il corto è ora disponibile su youtube.

Ma una cosa alla volta: di che cosa si tratta esattamente?
KinoLoop è un progetto nato all’interno del più ampio movimento “Kino”, corrente internazionale cinematografica nata in Canada, a Montréal, nel 1999, e diffusasi poi un po’ in tutto il mondo (America, Europa, Asia, Africa). Una piccola cellula non poteva non attecchire anche a Berlino. Tra i diversi scopi del progetto, c’è quello di girare film e cortometraggi secondo il motto “fare bene con quasi niente, fare meglio con poco, ma farlo subito”. Elaborare cioè produzioni dai toni alternativi e indipendenti, al di fuori della grande industria e senza ricorrere a grandi spese. Il movimento ha dato così vita ad una rete importante di rapporti tra i vari cineasti e produttori, attori e artisti, uniti da un solido spirito di sostegno reciproco e condivisione di idee, esposte, ad esempio, nei Kino Cabarets. KinoLoop emerge così come frutto di questa filosofia. I suoi fondatori principali sono: Sofia Velasquez, Ludwig Reuter, Dominik Siegmann, Sandra Bourdonnec. Tutti avevano già sperimentato in precedenza l’atmosfera di diversi Kino, in particolare tedeschi e francesi: Sofia viene precisamente dalla cellula amburghese “Kino Hamburg”, Ludwig e Dominik avevano allora già preso parte a diversi Kino Cabarets in tutto il mondo, Sandra invece arriva dalla cellula parigina “Kino Paname”. Tutti e quattro sono intimamente connessi con il mondo del cinema: hanno rispettivamente esperienza come fotografi, realizzatori cinematografici, attori, cantanti. A questo gruppo si è poi aggiunto da qualche mese anche Joël, più conosciuto con il nome di Domina Pizzo, performer queer di origine francese, ma anche attore e cantante ormai stabilitosi a Berlino.

Tutto è cominciato all’incirca un anno fa, quando questo primo nucleo di organizzatori si è dato appuntamento nel bar di Neukölln “Loophole”, per presentare l’idea a una decina di persone. La cosa ha funzionato, assumendo pian piano sempre maggiore concretezza. Ora, a seconda degli incontri, si calcolano dalle venti alle cinquanta persone. Questo luogo è diventato così un punto d’incontro, o forse ancor più un laboratorio, o addirittura quasi una sorta di famiglia per persone con background culturali e linguistici diversi, ma tutti accomunati dal desiderio di fare, vedere, criticare il cinema, semplicemente perché merita. Il punto che qui mi sembra doveroso sottolineare è proprio questa logica non-profit, quasi illuministica, mi si conceda il termine. Portare avanti un progetto semplicemente perché è bello, avere il culto di una bellezza disinteressata al profitto e un profondo engagement legato ad ambiti e motivazioni che una società consumistica e schiava di un capitalismo capillare ha sempre più condannato alla precarietà; tutto questo, insomma, mi pare degno di attenzione e merito. Non c’è competizione, né ci sono gerarchie, durante la proiezione dei film. É lo “Spaß“ che detta le regole, la “Muße“, termine tedesco che ho sempre apprezzato, ovvero il concetto di trascorrere il tempo in un ozio produttivo e creativo, senza alcuna forma di pressione psicologica o ansia postmoderna.
Il prossimo incontro di KinoLoop, come già menzionato, si terrà il primo agosto. Inoltre, sempre organizzato dai membri di KinoLoop, avrá luogo, dal 3 al 10 settembre, il primo “KinoLoop Cabaret”, un festival di otto giorni in cui dalle cinquanta alle cento persone si riuniranno per fare film nello spirito del movimento “Kino”. Per iscriversi basta contattare la fanpage ufficiale. Credo proprio che la sottoscritta parteciperà. E voi, invece?

Qui sopra il trailer del film di Sandra Bourdonnec, mostrato al KinoLoop di giugno e che sarà presto sugli schermi.

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