Un tentativo di colpo di Stato in Turchia sta cercando di rovesciare il presidente Recep Tayyip Erdogan. Intorno alle ore 22.00 na parte dell’esercito ha tentato di prendere il potere e in un comunicato comparso sul suo sito lo stato maggiore ha dichiarato di aver agito per il ripristino della democrazia e dei diritti civili. Ha inoltre aggiunto che resteranno immutate le relazioni internazionali.
Il primo ministro Binali Yildirim ha denunciato il colpo di stato dichiarando che i golpisti pagheranno “il prezzo più alto”. Ha inoltre precisato il fatto che l’operazione sia stata orchestrata da una sola parte dell’esercito e che non abbia il consenso dei vertici militari. Questo sembrerebbe confermato dal fatto che il comandante delle forze terrestri turche fedele al presidente, il generale Hulusi Akar, sia ostaggio dei golpisti.
Internet al momento risulta bloccato, sospesi i voli, chiusi i due ponti sul Bosforo che collegano la parte orientale e occidentale di Istanbul. Sospese anche le trasmissioni della rete di Stato Trt. Aerei da guerra sorvolano Ankara, metre l’esercito avrebbe proclamato la legge marziale e il coprifuoco e definito il presidente Erdogan, in un comunicato letto alla tv nazionale, un “traditore” che ha stabilito un regime “autoritario di paura”.
Il destituito presidente Erdogan si trova al sicuro e avrebbe giá rilasciato via smartphone una dichiarazione invitando alla resistenza “nelle piazze e negli aeroporti”.