Unconventional Berlin Diary: Berlino, ti sto odiando

Photo by kohlmann.sascha©
berlin rain photo
Photo by kohlmann.sascha©

Berlino, ti sto odiando. Perché sta piovendo incessantemente come a Londra e io non amo Londra.

Perchè al minuto di silenzio per la strage di Orlando non c’era nessuno, davanti all’ambasciata americana. Hanno programmato una veglia per questo sabato sera, probabilmente sperando che un orario più comodo e l’aroma del weekend convinceranno i missionari della nightlife a presentarsi almeno stavolta. Se sbaglio e si prepara invece la più significativa mobilitazione politica di tutti i tempi, copritemi di pece e piume e ne sarò felice.

Ti sto odiando, Berlino, perchè se solo avessi qui i miei genitori saresti perfetta e bellissima. Invece pago la mia vera indipendenza con l’assenza fisica degli affetti più cari, che mi porto dentro come un paesaggio carsico.

Ti sto odiando, anche se non tanto quanto odio Roma, di cui venero i palazzi, la storia, i vicoli e le massaie, ma non quello che mi ha ferito in tanti anni affamati e veloci, e che di conseguenza ho abbandonato per rabbia.

Ti sto odiando perché per scrivere tutto questo, mentre la pioggia ancora mi cola sul viso e nel colletto di una brutta t-shirt, ho perso la mia fermata, sono finita a Lichtenberg e ho dovuto cambiare treno.

Ti sto odiando perchè qui sono ingrassata oltre ogni immaginazione, ho trascurato la mia salute, mi sono rovinata le mani.

Ti sto odiando, ma non potrei dire niente di più falso. In realtá io ti amo, come sempre. Amo il futuro di cui grondi e amo la mia e la tua libertà. Semplicemente vorrei averti avuta prima e quindi dico che ti odio, ma con amore. Come lo si direbbe alla persona giusta incontrata troppo tardi, dopo aver sprecato una vita a litigare con quella sbagliata.

♠Smashing Pumpkins-Cherub Rock♠

lucoLucia Conti ha collaborato con diverse webzines, curando rubriche di arte, cinema, musica, letteratura e interviste. Per “Il Mitte” ha già intervistato, tra gli altri, due sopravvissuti ad Auschwitz-Birkenau e Buchenwald e ha curato un approfondimento sull’era della DDR, raccogliendo testimonianze di scrittori, giornalisti, operatori radiofonici e musicisti. Ama visitare mostre e chiese in tutta Europa, con una particolare predilezione per Bruegel, Van Gogh e Caravaggio e per l’architettura gotica. Tra i registi apprezza in modo particolare Bergman, Wiene, Kitano, Fellini e Lars von Trier e adora l’ultimo Polanski. Per quanto riguarda la letteratura ha una vera ossessione per Kafka e in particolare per “La metamorfosi”, che ama rileggere a cadenza regolare e che produce su di lei uno stranissimo effetto calmante. Privatamente scrive cose che poi distrugge. Con il nome d’arte di Lucia Rehab è frontwoman della band Betty Poison, di cui a volte ha documentato i tour negli USA, in Europa e in Giappone. Attualmente vive e resiste a Berlino.