É iniziato ieri mattina intorno alle 7.30 lo sgombero, ad opera di circa 300 poliziotti, dei locali posti al piano terra del Rigaer94, squat di Rigaer Straße, in cui si trovavano la lavanderia comune, diverse biciclette e un bar.
L’azione si è protratta anche nel corso della giornata di oggi, che ha visto un cordone di polizia proteggere i muratori all’interno, intenti ai primi lavori di ristrutturazione dei locali sgomberati, e in seguito a una precisa richiesta di protezione da parte dell’impresa edile che si sta occupando della trasformazione di parte della struttura.
In una dichiarazione ufficiale il proprietario dello stabile ha infatti dichiarato di volere adibire il piano terra del Rigaer94 ad appartamenti per rifugiati, mentre la convinzione dei residenti della struttura è che tutto rientri in un piano di generale e calcolata trasformazione dell’intera area e in un attacco alla creatività e alla libertà del quartiere. Alcuni di loro hanno sottolineato a questo proposito il fatto che la maggior parte dei rifugiati dipenda dai job center e che i job center non collochino mai i richiedenti asilo a Friedrichshain, proprio perché troppo costosa in relazione al prezzo degli affitti. Per questo ritengono la dichiarazione di intenti del proprietario dell’edificio poco credibile.
Leggi anche:
Rigaer94, sfratto del “Kadterschmiede”: il 26 udienza in un’aula di massima sicurezza
Nella giornata di ieri ha avuto luogo una marcia di protesta attraverso Kreuzberg a cui hanno preso parte almeno 200 persone, che hanno mostrato solidarietà a Rigaer94. Contemporaneamente alcuni individui a volto coperto (il loro numero oscilla tra i venti e i quaranta, in base alle stime ufficiali), hanno creato dei disordini erigendo barricate, tirando sassi contro il Ver.di di Köpnickerstraßee a distruggendo alcune macchine a Kreuzberg e Prenzlauer Berg.