“Sehnsucht” è l’unione di due arti. È la scrittura unita alla fotografia. È l’ispirazione del momento. È un attimo di vita. È la ricchezza del dettaglio. È il sogno ad occhi aperti. È la voce dell’anima. È la malinconia e la gioia. La vittoria e la sconfitta. È la ricerca. La lotta. Il pensiero e la parola. La voce e il silenzio. È l’istinto. È l’ispirazione. “Sehnsucht” siamo noi e siete voi. “Sehnsucht” è il desiderio di desiderare.
Una rubrica a cura di Valerio Polani e Cesare Zomparelli.
Voglio correre, oggi. Voglio viverti. Voglio respirarti.
Voglio sussurartelo, voglio raccontartelo.
Voglio sentire la tua voce, la tua energia.
Perdermi nei tuoi sapori.
Sorprendimi!
Io, Berlino, ti amo da sempre. Ti amo da ancor prima che mi adottassi, da ancor prima che capissi chi sono.
Mi stringi forte. Mi stritoli, quasi mi soffochi. E di tutto ciò sono dipendente.
Guardami! Con i tuoi occhi grigi di malinconia ma colorati di vita vera.
Toccami! Con le tue mani stanche e ruvide, ma delicate di follia.
Ascoltami! Con le tue orecchie stanche e sofferenti, ma arrendevoli mai.
Ti osservo ed è come se mi specchiassi in te.
Sei la mia coscienza, il mio io vagabondo.
Sei la mia casa e non lo sai.
Tu, regina dei folli, dei pirati, dei sognatori.
Voglio correre oggi.
Andare veloce, sospirare, perdere il fiato per fare l’amore con te.
Voglio correre oggi, sentire di svenire dalla fatica e poi dormire.
Sognarti.
Berlino, io ti amo da sempre.
Valerio Polani
non sa ancora chi è, semplicemente cerca ogni giorno di scoprirlo sognando a Berlino, città nella quale vive ormai da diversi anni. Il suo metodo di ricerca è una penna che a volte scotta tra le mani, ma che lo aiuta a scegliere il percorso giusto tra i mille che gli si presentano davanti. Appassionato di musica, quasi ossessionato da quella elettronica, collabora, oltre che con “Il Mitte”, con alcune webzine di musica. La sua vita è una cornice composta da parole e note che si intrecciano, lo coccolano e lo imprigionano in una dimensione che lo rende schiavo, ma che comunque ama. Adora Berlino perché è tra le sue strade che trova l’ispirazione. Odia il tutto, ma è tremendamente affascinato dal nulla.