Sehnsucht” è l’unione di due arti. È la scrittura unita alla fotografia. È l’ispirazione del momento. È un attimo di vita. È la ricchezza del dettaglio. È il sogno ad occhi aperti. È la voce dell’anima. È la malinconia e la gioia. La vittoria e la sconfitta. È la ricerca. La lotta. Il pensiero e la parola. La voce e il silenzio. È l’istinto. È l’ispirazione. “Sehnsucht” siamo noi e siete voi. “Sehnsucht” è il desiderio di desiderare.
Una rubrica a cura di Valerio Polani e Cesare Zomparelli.
Resti sorpreso quando Berlino riesce a scaldarti fin dentro l’anima. Quando ti nutre dei suoi colori vivaci macchiati da sfumature profumate. Ti isola e ti abbraccia. Ti coccola. Ti inebria.
Canti di uccelli accompagnati da chitarre gioiose e campane. Risate d’amore di bambini, lontane.
Respiri profondi, polmoni aperti. Sole, luce. Il verde, l’azzurro. La pace.
Pensieri in grado di volare via, trascinati da leggeri soffi di vento d’estate che delicati ti spettinano.
Musica, di nuovo. Lieve, che si allontana scappando via.
Ne sei attratto, vorresti non finisse mai.
Seduto la insegui… la tua testa va lontana.
Vorresti dipingere e poi cantare. Scrivere, sognare.
Senti di gridare dentro di te. Ascolti l’eco delle tue urla, ma sei muto per il mondo.
Chiudi gli occhi. Pensi a te lì, ora.
Ti conosci, sorridi.
Ti sorprendi di nuovo.
È estate a Berlino.
Valerio Polani
non sa ancora chi è, semplicemente cerca ogni giorno di scoprirlo sognando a Berlino, città nella quale vive ormai da diversi anni. Il suo metodo di ricerca è una penna che a volte scotta tra le mani, ma che lo aiuta a scegliere il percorso giusto tra i mille che gli si presentano davanti. Appassionato di musica, quasi ossessionato da quella elettronica, collabora, oltre che con “Il Mitte”, con alcune webzine di musica. La sua vita è una cornice composta da parole e note che si intrecciano, lo coccolano e lo imprigionano in una dimensione che lo rende schiavo, ma che comunque ama. Adora Berlino perché è tra le sue strade che trova l’ispirazione. Odia il tutto, ma è tremendamente affascinato dal nulla.