Perché i tedeschi vanno in vacanza tutto l’anno? Svelato il mistero
di Barbara Ricci
Tante volte vi sarete domandati, più o meno malignamente, come mai i turisti tedeschi, in Italia, uno li incontri ovunque, in ogni periodo dell’anno, anche in quelli più improbabili. Perché non lavorano? Ebbene no! La risposta all’inquietante mistero è racchiusa in due semplici paroline: ferie scolastiche.
In Germania le ferie scolastiche sono organizzate in maniera molto diversa rispetto all’Italia. Sono infatti divise più equamente durante l’anno scolastico rispetto alle nostre, che si concentrano quasi interamente nel periodo estivo. In Germania non esistono ferie scolastiche estive di tre mesi, come avviene nel nostro Paese o in altre nazioni europee, come Spagna e Francia. In estate gli alunni che studiano in Germania possono infatti godere di appena sei settimane e mezzo di pausa.
Per gli italiani come me, anche se ormai adulti, sei settimane e mezzo di vacanza, in estate, possono sembrare una cosa tremenda, un’ingiustizia divina. Forse perché siamo troppo legati al ricordo delle infinite ferie scolastiche italiche, quando ogni estate era un viaggio senza ritorno e tornavamo a scuola abbronzati e felici dopo quell’eternità che tre mesi rappresentano per un bambino, quasi faticavamo a riconoscere i nostri compagni di classe, la scuola ci appariva come un luogo nuovo e amico, eravamo contenti di annusare ancora l’odore dei libri e avevamo avuto il tempo di dimenticare le angherie dei compagni e i quattro in matematica. Però, cambiando la prospettiva ed osservando il tutto dal punto di vista di un adulto-genitore, i vantaggi non sono pochi e neanche trascurabili: il non dover organizzare vacanze infinite per i nostri pargoli può essere un grande aiuto, sia organizzativo che economico. Inoltre va considerato che mentre in Italia i tre mesi sono giustificati dal clima, in quanto sarebbe impensabile studiare in aula sopportando le nostre abituali temperature estive, in Germania questo problema climatico praticamente non esiste. Pur essendoci giornate molto afose durante l’estate, si tratta quasi sempre di periodi sporadici, intervallati da giornate più fresche, e quindi non c’è paragone con le nostri estati torride.
Queste cinque o sei settimane in meno di ferie estive vengono però in parte recuperate. Infatti in Germania sono previste due settimane di ferie scolastiche per Pasqua, invece di una, e soprattutto esistono le cosiddette Herbstferien, ossia le ferie autunnali, che a seconda dei vari Stati regionali hanno luogo tra fine settembre e novembre e durano ben due settimane. Inoltre in Germania la settimana bianca non è un optional a discrezione delle scuole, ma un obbligo in due terzi degli Stati regionali: le Winterferien, ovvero le ferie invernali, vengono concesse normalmente tra fine gennaio e febbraio. Quindi possiamo affermare che gran parte delle ferie estive mancanti vengono recuperate durante il restante anno scolastico. Se non tutte, almeno due terzi. Mancherebbero all’appello circa due settimane, a favore degli alunni italiani. Se consideriamo però tutta una serie di giorni festivi religiosi che qui vengono festeggiati e da noi no (come la Pentecoste, in tedesco Pfingsten, che si festeggia nel mese di maggio) la forbice si riduce ulteriormente. Nella quasi totalità della Germania vengono dati uno o due giorni di ferie, in occasione della Pentecoste, mentre in Baviera e nel Baden Württemberg vengono concesse addirittura due settimane.
E qui passiamo al secondo punto importante che differenzia la Germania da Paesi come il nostro: in Germania le ferie scolastiche non seguono un ordinamento nazionale valido per tutto il Paese, ma hanno un carattere federale esattamente come tanti altri aspetti della vita politica tedesca. Ogni Stato-Regione, quindi, ha le sue ferie scolastiche. La tabella alla fine dell’articolo, che ho ripreso da un sito tedesco, ci dà un’idea abbastanza chiara della situazione. Ovviamente la decisione di non mandare l’intera Repubblica Federale in vacanza negli stessi periodi è assolutamente voluta, è frutto di un ragionamento, non è casuale. In questo modo si evitano infatti le nostre “Ferie d’Agosto” per citare il divertentissimo film di Virzì, si riducono le file chilometriche ai confini e ai caselli e si ridimensionano tanti altri aspetti negativi che invece caratterizzano l’agosto italico, dai prezzi altissimi alle spiagge strapiene. In questo modo, il flusso vacanziero di novanta milioni di cittadini tedeschi viene gestito in maniera più razionale, con vantaggi per tutti: per gli albergatori, per i ristoratori, che lavorano in maniera più regolare durante l’arco dell’anno, per i cittadini stessi, che possono permettersi di prendere le ferie in ogni stagione.
E qui torniamo all’interrogativo iniziale e al fatto che agli italiani capiti di incontrare spesso tedeschi in vacanza, in ogni periodo dell’anno.
Ora sappiamo almeno il perché.
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L’autrice dell’articolo, Barbara Ricci, ha 44 anni, è nata a Roma e frequenta la Germania dal ’98. Ha lavorato come attrice sia in Italia che in Germania, per diverse produzioni televisive. In Germania ha lavorato anche nell’ambito dell’intermediazione tra aziende tedesche e italiane. Ha due figli che frequentano entrambi scuole italo-tedesche. Di Berlino dice “oramai fa parte di me, ma in tutti questi anni ho sempre mantenuto un legame solido e imprescindibile con la mia città natale, Roma, e con l’Italia”.
Gentile Barbara, Tutto chiaro per le ferie legate alla scuola.ma per i dipendenti privati, esistono analoghi periodi di ferie, oltre le ferie del contratto?