di Sara Bolognini
È successo di nuovo: nella notte tra sabato e domenica altre auto sono state bruciate, in tre distretti diversi. Un testimone ha chiamato i vigili del fuoco nel distretto di Schöneberg, dove è stato dato alle fiamme un veicolo della Wall AG verso le 2.45 a.m.. L’incendio è stato estinto, ma l’auto è stata danneggiata pesantemente. Nella stessa notte, questa volta alle 4.00 a.m., le autorità sono state avvertite che a Gesundbrunnen una Golf stava bruciando. Il veicolo è stato completamente distrutto dal fuoco, che ha danneggiato anche una Mercedes parcheggiata a fianco. Un incendio si è sviluppato anche a Rummelsburg, partendo da una sola auto, ma dilagando e coinvolgendo altri mezzi, tra cui un camper. Danni sono stati arrecati anche a diversi veicoli parcheggiati a Rungestraße, a Mitte.
Ci sono stati altri eventi di altre auto state bruciate
Già nei giorni passati si erano verificati eventi simili, altre auto erano state parzialmente incendiate e atti vandalici erano stati registrati in diverse zone della città, in particolare a Oberschöneweideuztre e a Nikolassee. Si pensa che questi avvenimenti siano collegati all’intervento di mercoledì in Rigaer Straße 94, che ha visto le forze dell’ordine sgombrare il Rigaer94, uno squat che prende il nome dal suo stesso indirizzo: a Nikolassee, infatti, sono stati trovati dei graffiti che esprimono solidarietà verso lo squat.
Nella stessa notte, un gruppo di circa cento persone camuffate si è radunato a Wedding, diretto verso il Jobcenter della Müllerstraße. Armati di bastoni e fumogeni, i vandali hanno colpito la porta del Jobcenter, lasciando un messaggio sui muri dell’edificio: “Salvate Berlino”. Sono quindi scappati dalla polizia, danneggiando delle palizzate e lanciando un fumogeno sotto una macchina. Anche a Friedrichshain la pace notturna è stata disturbata da alcuni sostenitori di Rigaer94, che hanno imbrattato l’ufficio del deputato della CDU Kurt Wansner.
Il senatore della CDU Frank Henkel parla di “terrore contro la popolazione” e condanna pesantemente questi episodi di violenza. “È una chiara dichiarazione di guerra alla nostra città, ma noi non ci lasciamo, né ci lasceremo intimorire”, ha commentato il senatore, che propone un massivo intervento delle forze dell’ordine per risolvere la questione.