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Berlin Street Art Walk#16: gli animali di ROA

di Zuleika Munizza

In Italia impazza quella che oramai può essere considerata una “moda”, cioè “riqualificare” – definizione assolutamente inadatta all’operazione – parti di città attraverso la street art. Tutto ciò ha di certo il pregio di regalare valore estetico aggiunto, e a Milano, per la passata settimana del mobile, svariati curatori si sono affaccendati per portare in città artisti dai grandi nomi al fine di decorare la città con nuove opere d’arte urbana.


Nel frattempo a Berlino, passeggiando ad esempio per 
le strade dell’affollato e vivace quartiere di Kreuzberg SO36, si gode della vista di un “muro” strepitoso. Parliamo dell’opera di ROA.
A chi non è capitato uscendo dalla fermata di Görli (Görlitzer Bahnhof) di alzare gli occhi e vedere una composizione di animali, a tratti seminascosta tra piante e arbusti in un angoletto dimenticato del quartiere? Di passaggio, è vero, ma proprio lì è stato ospitato per qualche tempo il KIOSK, un singolarissimo bar popup, come lo chiameremmo oggi. La particolarità del KIOSK era la sua location, vale a dire un vecchio bus, divertente esperimento temporaneo allestito in uno spazio abbandonato nel cuore della città, che rimane in attesa di esser riempito da nuova costruzione.
I muri ciechi che circondano quest’angolo sono decorati da diversi murales, su tutti campeggia “Transit”, dell’artista belga ROA.

Durante la sua prima personale a Berlino, qualche anno fa, la galleria d’arte contemporanea Skalitzer (oggi chiusa) ha promosso il lavoro dell’artista, già di fama internazionale. Naturalista moderno, ROA si muove tra le città per osservare e documentare le creature che abitano ai margini della società. Conosciuto in tutto il mondo per le sue raffigurazioni su larga scala di animali, ROA espone la bellezza naturale del ciclo della vita, concentrandosi sull’andamento di un processo di decadimento, scoperta, re-invenzione e sulla stretta connessione tra vita e morte.

Foto di Zuleika Munizza

I soggetti sono animali locali che si trovano nella città dove sta dipingendo, come ad esempio ratti e piccioni. Le persone normalmente li considerano sporchi, ma, come dice lo stesso artista, ci sono, esistono e ci conviviamo quotidianamente.
Raffigurati con precisione biologica e con tratti sottili, gli animali di ROA sono a riposo, vivi o morti, a volte in decomposizione, appesi al muro in torsione, rappresentati esclusivamente con vernice bianca e nera e raramente con l’aggiunta di un pò di colore.


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L’artista riflette la vita, nelle sue opere, e la morte viene rappresentata come una parte inseparabile di essa e come l’unica cosa certa dell’esistenza, motivo per cui i suoi murales non fanno paura, ma trasportano in un’atmosfera tranquilla e naturale.


Il processo di gentrificazione è già in atto da tempo in quest’area di Kreuzberg, fortemente contestato ma pur sempre inarrestabile. Ad oggi quell’angolo è ancora in attesa di destinazione d’uso, non c’è più il Kiosk e gli animali di ROA fanno capolino da una siepe incolta di arbusti.

Opere di ROA anche su Schönauser Allee a Prenzlauer Berg e nel centro culturale RAW Tempel a Friedrichshain.

Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza esplorazioni urbane e visite guidate, propone tra gli vari itinerari Street ArTour.Per Info

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