Scoperta una stanza ammobiliata in un angolo nascosto della linea U9 di Berlino

A pensarci vengono in mente le Tartaruge Ninja, Turtles nell’originale versione americana. Quattro tartarughe umanizzate che vivono, in compagnia del loro maestro Splinter, un uomo-topo, nei meandri fognari e metropolitani della città di New York e cibandosi di pizza come se non ci fosse un domani. Ok, quella era una storia d’invenzione, diventata poi un cartone animato di successo, diventato poi un film di altrettanto successo, poi ancora un film di meno successo e sicuramente se ne sentirà parlare per molto ancora. Però era una storia inventata, lo abbiamo detto.

La stanza completamente ammobiliata ritrovata in una zona abbandonata della linea U9 non ha nulla di irreale. Tutto vero. Esiste, è stata trovata ed è stata fotografata.

Eccole, le foto.

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© Berliner Zeitung
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© Berliner Zeitung
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© Berliner Zeitung

Come si può notare la stanza è perfettamente illuminata e sembra essere stata abbandonata da poco, c’è ancora il telecomando della Tv sul letto, quello stesso letto rifatto alla senza troppa convinzione. Moquette e carta da parati, libri. Lampadario Ikea.

Il Berliner Zeitung, primo ad avere dato la notizia riguardante la “stanza segreta” e ad averla fotografata, si pone delle domande e si da poi delle risposte; ipotizzando un’azione da parte di un artista e ricordando che anni fa, a Vienna, la rivista The Gap aveva raccontato di una camera per bambini ammobiliata di tutto punto nella metropolitana. Stesso scenario. Anche in quel caso la stanza sembrava essere stata abbandonata da poco.

Ad ora non si ha alcuna certezza che “il colpevole” sia la medesima persona – o gruppo di persone – che ha lavorato nella metropolitana di Vienna, ma si ipotizza un’azione simile, volta a sensibilizzare un pubblico più vasto verso quelli che sono i problemi relativi ai “luoghi familiari” e sull’uso precario degli spazi e dei confini, talvolta anche di umanità.

Gli artisti senza nome austriaci, si riferiscono soprattutto al caso di Natascha Kampusch, bambina di dieci anni, rapita, abusata e tenuta in ostaggio per otto anni dall’ingegnere Wolfgang Priklopil, fino a quando non è riuscita a fuggire.

Ancora il caso di Josef Fritzl, carceriere della figlia per ben 24 anni, tenuta prigioniera in un appartamento sotterraneo e violentata per anni, violenze dai quali sono nati sette figli, tre dei quali sono stati anch’essi tenuti prigionieri per anni nell’appartamento segreto.