Presentazione del libro di Steve McCurry a Berlino

di Andrea Federigi

“E’ necessaria poesia per poter comunicare la miseria. ”

Steve McCurry

Dopo il grande successo di “Le storie dietro le fotografie”, lo scorso settembre, Steve McCurry ha pubblicato il suo nuovo libro: “India” è un volume dedicato a uno dei paesi più affascinanti del globo, attraverso cui il fotografo statunitense di Magnum Photo ha potuto viaggiare molte volte nel corso degli ultimi trent’anni.

E’ così riuscito a conoscere profondamente questa nazione e, altrettanto profondamente, l’ha vista cambiare, raccontando puntualmente attraverso le immagini la vita e i paradossi che caratterizzano la sua gente. Accompagnate dai testi di William Dalrymple, foto inedite e già note si susseguono in un vortice capace di restituire al lettore il vero volto dell’India: la sua bellezza, i suoi colori, ma soprattutto i suoi incredibili contrasti.

Dalle affollate strade di New Delhi, al coloratissimo Holi Festival di Mumbai, dai mercati di fiori in Kashmir, alle celebrazioni sacre sul Gange, le foto di McCurry mostrano la vita quotidiana, le culture e i costumi locali del sub-continente indiano.

Dal suo obiettivo ci mostra la povertà, la sofferenza, i contrasti, gli effetti di guerre, crisi e globalizzazione, creando un variopinto mosaico che ci incanta per la sua bellezza e, al contempo, ci distrugge per la sua spietata verità.

Dalla profondità dei suoi ritratti, divenuti ormai il suo marchio di fabbrica, dall’attenzione che pone sugli sguardi e i volti delle persone che fotografa, trapelano una forte dipendenza artistica e una sincera ricerca della bellezza autentica nell’incontro umano.

Organizzato da C/O Berlin in Hardenberg Straße 22, oggi, a partire dalle 20, Steve McCurry interverrà insieme alla moderatrice Melinda Crane per presentare il suo ultimo libro e parlare più in generale della sua attività di fotografo, che lo ha portato a viaggiare il mondo in lungo e in largo, rendendolo testimone di grandi e piccoli avvenimenti, guerre, rivoluzioni e catastrofi che è riuscito a ritrasmettere al pubblico internazionale con la profonda sensibilità dei suoi scatti.

L’ingresso è libero.