Fiera di Francoforte, un anno da record e un riparo per i rifugiati

La torre della Fiera. Foto © Georg Sander / Flickr / CC BY-NC 2.0 / remixed by Il Mitte
La torre della Fiera. Foto © Georg Sander / Flickr / CC BY-NC 2.0 / remixed by Il Mitte
La torre della Fiera. Foto © Georg Sander / Flickr / CC BY-NC 2.0 / remixed by Il Mitte

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – La Fiera di Francoforte non è solamente quell’area a ovest della città dove periodicamente si svolgono la Buchmesse e la IAA così come altri innmerevoli eventi. La Fiera di Francoforte è soprattutto composta dalle persone che organizzano questi eventi, un’azienda che, lungi dall’essere operativa solo in città, è attiva in tutto il mondo.

Fiore all’occhiello cittadino, la Fiera quest’anno ha fatto registrare il fatturato record di 645 milioni di euro. Il risultato è da considerarsi ancora più positivo, se si tiene conto che diversi dei partner commerciali principali della Messe sono al centro di crisi economiche o sanzioni che non favoriscono il lavoro della Fiera. Prima fra tutte la Russia, ora sottoposta a embargo. In secondo luogo il Brasile, che vive un periodo di relativa difficoltà economica. Infine la Turchia, ora in cattivi rapporti proprio con la Russia.

In ogni caso buona parte di esso è realizzato proprio a Francoforte, dove sia visitatori che espositori sono aumentati considerevolmente (i primi hanno superato quota quattro milioni annui, i secondi sfiorano il numero di 90 mila).

In città la Fiera ha deciso di investire fino a 500 milioni di euro, di cui circa la metà serviranno alla costruzione di un nuovo padiglione e a lavori di ammodernamento. Una minima parte, insignificante se si tiene conto del giro d’affari che ruota attorno alla fiera, sarà anche destinata al problema dei rifugiati.

In cooperazione con la Caritas infatti la Fiera metterà a disposizione il lotto vicino al Rebstockbad dove normalmente, durante i grandi eventi, parcheggiano roulotte e camper. Cinquanta tra roulotte e camper verranno infatti utilizzati per alloggiare rifugiati per almeno due anni.

[ale.gra]

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