Matteo Gamba: ‘Da Brescia a Berlino per la mia Theatre Records’

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di Ercole Gentile

Matteo Gamba è uno di quei personaggi contagiosi. Uno di quelli che quando iniziano a parlarti delle sue idee e dei suoi progetti potrebbe andare avanti per ore, coinvolgendo e stimolando il suo interlocutore con parole mai banali. E dopo un po’ che lo si conosce è facile individuare quanto abbia gli obiettivi chiari e la sua passione per ciò che fa sia totalizzante. Glielo leggi nelle movenze, in quei suoi piccoli gesti di tensione ed in quello sguardo che a volte sembra chiederti “sto facendo la cosa giusta?”. Ma la risposta Matteo la conosce benissimo in realtà.

Producer e DJ, da un anno si è trasferito a Berlino ed ha spostato qui la base della sua Theatre Records, con la quale sta ottenendo soddisfazioni e visibilità. Tanti nuovi artisti scritturati (tra cui due pezzi da novanta in uscita a breve come Thomas Muller della Bpitch Control e Nick Galemore), uno showcase all’Amsterdam Dance Event lo scorso ottobre ed ora una nuova ‘Night in Theatre’ il prossimo 20 novembre presso il Brunnen 70, storico club di Brunnenstrasse 70 nella zona di Gesundbrunnen, a Wedding.

Partiamo dal principio. Quando ti sei avvicinato alla musica ed hai capito che sarebbe stata la tua ragione di vita?

“In realtà è stato un lungo processo. Partì tutto come un hobby, divenuto poi passione. È stato un susseguirsi di eventi partendo dalle prime volte in cui misi piede in un club, iniziando col classico lavoro di pubbliche relazioni, passando poi dall’altra parte della consolle ed arrivando infine alle produzioni

personali. Diciamo che ho seguito il classico percorso fatto dalla maggior parte dei dj.

Sono convinto che non sia la passione a portarti a fare questo mestiere ma bensì sia questo mestiere a farti nascere la passione.”

Che lavoro facevi in Italia prima di trasferirti a Berlino?

“In Italia seguivo già la mia label Theatre Records (nata nel 2012) e facevo già questo “mestiere” che in realtà era ancora un hobby. Chiaramente il mio lavoro principale era un altro: ho lavorato tanti anni in un’azienda vitivinicola di prestigio sul Lago di Garda, Costaripa, azienda di famiglia dell’enologo pluri premiato Mattia Vezzola. Mi piaceva molto il mio lavoro ma non era ciò che avrei voluto creare per me stesso.

Sono forse uno dei pochi che non è scappato dall’Italia per la mancanza di lavoro ma bensì per scelta mia, mollando un lavoro a tempo indeterminato. I miei titolari in Italia mi hanno supportato molto in questa scelta. Non smetterò mai di ringraziarli.”

Quando e come nasce Theatre Records?

“Theatre Records nasce dalla mia idea di creare uno spazio su cui pubblicare la mia musica e quella degli artisti che apprezzavo. In 2 anni Theatre ha preso piede nell’ambiente tech-house internazionale, ottenendo feedbacks e plays da parte di innumerevoli djs di caratura mondiale. Nel 2014 ho deciso di prendermi un anno sabbatico cercando di capire cosa volessi fare e dove volessi arrivare con la mia musica. Non ero più soddisfatto del tipo di musica che proponevo e sentivo che Theatre non mi rappresentava più come all’inizio. Nell’ultimo anno ho stravolto completamente la label creando un nuovo concept, nuova musica, nuovi artisti. Ed eccomi qui, a Berlino, con una label che sta emergendo a livello internazionale.”

Quando hai respirato la prima volta l’aria di Berlino cosa hai pensato?

“Venni a Berlino la prima volta parecchi anni fa. Capii immediatamente che era qui il punto focale. The place to be. Era come respirare arte da ogni cosa: una strada, una casa, un club, le persone, l’aria attorno a me. Fui colpito da questa città come un pugno nell’anima. Prima o poi avrei dovuto viverla. E rieccomi qui!”

All’inizio è stata dura o ti sei ambientato facilmente?

“Non è mai stata dura. Certo, a volte manca qualche appoggio fondamentale ma è sufficiente pensare che, in fin dei conti, sono qui per raggiungere i miei obiettivi, per scelta, nessuno mi ha costretto a spostarmi. Sono qui perchè voglio essere qui. In più il fatto di essere consapevole che il 99% delle persone in questa città siano nella mia stessa situazione mi ha aiutato a tranquillizzarmi. Intendo dire, se ce la fanno loro perché mai non dovrei farcela io? La sto vivendo come una “scuola senza mura”. Sto cercando di assorbire questa città il più possibile, come una spugna.”

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Pensi che sarebbe stato più complicato evolvere con Theatre se non fossi venuto a Berlino?

“Sarebbe stato impossibile! Sono arrivato qui con le idee confuse. Come ho detto in precedenza, ho stoppato la label per un anno. Non capivo più che tipo di musica volessi fare, che linea tenere, che artisti proporre, come proporli. Stando qui ho focalizzato la situazione. Ho capito cosa mi piace e, soprattutto, ho capito che voglio far crescere Theatre a mia immagine e somiglianza. Ora sto facendo solo musica che piace a me, sono diventato estremamente selettivo. In più sto costruendo un concept attorno alla label che va ben oltre il puro aspetto musicale. E i risultati si stanno notando! Stiamo ottenendo giorno dopo giorno gratificazioni impensabili per me fino all’anno scorso.”

La cosa che ami di più di Berlino e quella che proprio non riesci a farti andare giù?

“Ciò che amo di Berlino è la mattina. Non so spiegartelo ma alla mattina berlinese grida in silenzio. Io non riesco a fare musica se non cammino per la città verso le 5/6 di mattina. Trasmette qualcosa che non si può spiegare.

Ciò che non mi piace, invece, è che non ci sono più le domeniche in famiglia con la polenta e lo spiedo! (da bresciano DOC dovevo nominare lo spiedo almeno una volta).”

Parliamo di clubbing, visto che è il tuo pane. Credi che la scena berlinese sia chiusa ed auto-referenziale o ci sia sempre spazio per progetti e artisti nuovi?

“Credo che ci sia spazio per progetti nuovi se i progetti nuovi sono validi e costruiti con un’idea solida. La cosa bella è che i club prima di accettare il tuo progetto, ascoltano, guardano, valutano. E chiaramente non lo fanno in base al capitale che hai, perché se un progetto non è di loro interesse, pur avendo il ‘liquido’, non ti considerano.”

Con Theatre Records sei riuscito a firmare artisti prestigiosi come il francese Thomas Muller (presente anche alla tua serata all’ADE). Come sei arrivato a coinvolgerlo?

Avere un artista come Thomas sulla mia label è un traguardo incredibile per me. È un artista che ho sempre adorato, suonando e risuonando i suoi dischi fatti insieme alla regina di Berlino Ellen Allien. In realtà non ho fatto nulla di particolare. Una volta aver intrapreso il nuovo concept creato stando qui a Berlino, gli esposi il progetto chiedendo un remix. Mi sono detto “la provo, o la va o la spacca”. Lui ascoltò i nostri lavori e rimase colpito dal progetto Theatre. Mi disse che non lavora mai al di fuori di BPitch Control ma ciò che gli proposi lo colpì a tal punto da coinvolgerlo nel progetto senza riserve! Si è instaurato un gran feeling, sia artisticamente che umanamente. Ha suonato anche al nostro showcase “Night In Theatre” durante l’Amsterdam Dande Event lo scorso ottobre.

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Il 20 novembre ci sarà la seconda ‘Night in Theatre’ al Brunnen 70, con uno special guest d’eccezione come il berlinese Phon.O (50 Weapons, Bpitch Control), Stefano Moretti e diversi act molto interessanti. Ti va di descriverci con qualche riga tutti gli artisti che suoneranno il 20?

Il concept party “Night In Theatre” è linkato a doppio filo alla musica Theatre: le line-up sono composte da artisti della famiglia Theatre ed artisti vicini al nostro modo di vedere la musica. La prima edizione si è svolta ad agosto qui a Berlino e c’è stata immediatamente una risposta impressionante. Hanno suonato i miei artisti e Nick Galemore, uno dei miei produttori preferiti, che uscirà prossimamente su Theatre con un remix e un EP. Il secondo si è svolto, come dicevo, ad Amsterdam durante l’ADE. La terza edizione si svolgerà venerdì 20 novembre nel nostro “quartier generale”, il Brunnen70 a Mitte/Wedding. La line-up sarà davvero impressionante! L’headliner sarà Phon.o, un artista che al momento ha uno degli hype più elevati al mondo, che ha appena suonato al “BPitch Control Nacht” al Watergate, in Boiler Room e al “R.I.P 50Weapons”. Ci sarà Stefano Moretti, artista ufficiale Code Is Law e proprietario di BaconAnDecks su cui è appena uscito l’EP “Out Of Earth” remixato per l’appunto da Phon.o (a mio avviso la traccia dell’inverno) che proporrà un live set analogico.  Lo stesso tipo di live lo farà uno degli artisti ufficiali Theatre, Matteo Corrao, che ha già impressionato durante la prima edizione del “Night In Theatre”. Suonerà anche il resident dj dell’EGG di Londra, Grittrip, che porterà qui a Berlino un po’ di sonorità UK.  Ovviamente ci sarò io e, per concludere, partirà il cosiddetto “Breakfast In Theatre”, ovvero dalle 5 di mattina in poi il costo dell’ingresso sarà ridotto della metà. A far ballare dopo le 5 ci penseranno altri due fortissimi artisti Theatre: Monovision e Lawrence Kurt, supportati e suonati da artisti come Ilario Alicante, Joseph Capriati e Cesare vs Disorder.

Anche tu sei un producer e dj. Cosa bolle in pentola a firma Matteo Gamba? E per Theatre? Puoi svelarci qualcosa in anteprima?

Non posso dirti nulla di troppo preciso in realtà ma in pentola ci sono parecchie cose interessanti! Già con i nomi di Thomas Muller e Nick Galemore ho già detto troppo. Dopo il “Night In Theatre” del 20 novembre, ci saranno un paio dei annunci molto molto gustosi! Posso solo dire di seguire le pagine Theatre Records su Facebook, Soundcloud, Twitter e YouTube.