Anche Berlino avrà il suo museo della musica elettronica
di Daria Tombolelli
Non molto tempo fa vi abbiamo dato, un po’ stupiti, la notizia dell’apertura di un museo della techno in Germania. Il che non suonerebbe poi tanto strano se la risposta alla domanda che ci siamo immediatamente posti, ovvero: -Dove?-, non fosse: -A Francoforte-.
Siamo rimasti sorpresi, chiaramente, visto l’impatto enorme che questo genere musicale ha avuto sulla città di Berlino, e viceversa. Un luogo celebrativo per quella techno che, quasi come un fluido gelatinoso, un blob di ritmi cadenzati, si è inserita nelle arterie di questa città e si è estesa dove ha trovato spazi vuoti, occupando e dando nuova vita a molteplici edifici abbandonati, cantine e fabbriche dismesse. Tutto farebbe cadere la scelta sulla capitale, che sembrerebbe porsi come luogo naturale per ospitare un progetto di questo tipo.
Infatti ben presto è sopraggiunto qualcuno con l’intenzione di riparare a questa situazione, dichiarando di voler aprire un corrispettivo museo della musica elettronica berlinese. Con poca sorpresa, a rivelarlo, è Dimitri Hegemann, fondatore del famosissimo club Tresor, che nel 2016 compirà 25 anni di attività. Nella sua idea iniziale si sarebbe potuto far coincidere questo evento con l’apertura dell’esibizione, ma come ha ben presto rettificato a Resident Advisor sembra sia più plausibile il 2017.
L’idea sarebbe quella di occupare una parte degli enormi e suggestivi spazi a disposizione nel Kraftwerk Berlin, la ex centrale elettrica in Köpenicker Strasse dove ha sede appunto il Tresor con i due fratellini Ohm e Globus, e dove in agosto si svolge il Berlin Atonal, festival di musica techno, elettronica e sperimentale tra i più importanti d’europa (ne abbiamo parlato qui).
Al magazine Insomniac, Hegemann ha anche fornito ulteriori particolari, rivelando: “Lo chiamerò Living Archive of Elektronica, perché la techno qui a Berlino è ancora un movimento vivo, stimolante ed intenso.”
Come non essere d’accordo? Entrambi i musei, quello di Francoforte e quello di Berlino, dovrebbero basarsi su una campagna di crowdfunding, già attiva nel caso del primo, ed aprire nel 2017.
Sembra, quindi, non ci resti che attendere novità e vedere quale dei due taglierà per primo il nastro.