di Lucia Conti
Attraverso un’accanita campagna di boicottaggio sui social media, i nazionalisti turchi residenti in Germania sono riusciti a far annullare un evento benefico previsto per questo sabato e promosso da “dm”, nota catena tedesca di supermercati “tematici” presente in dodici Paesi del centro e dell’est Europa.
L’evento, una “cashier action” che avrebbe coinvolto diverse celebrità locali, disposte a sedersi alla cassa dei punti vendita “dm” di Troisdorft, vicino Colonia, aveva come obiettivo la raccolta di fondi da destinare a progetti socialmente utili. Presente nella lista delle celebrità anche il fondatore dell’organizzazione umanitaria Cap Anamur, Rupert Neudeck, intenzionato a devolvere il suo contributo alla comunità curda di Rhein-Sieg/Bonn.
Il fatto che la medesima comunità sia al momento impegnata nel supporto delle popolazioni delle montange del Sinjār, catena montuosa dell’Iraq che ha visto migliaia di curdi e yazidi cercare di contrastare l’avanzata dello Stato Islamico, ha però determinato fortissime tensioni con la comunità turca e proiettato il conflitto al di là dei confini tedeschi. Una parte dei turchi residenti in Germania, infatti, ha reagito accusando “dm” di finanziare il PKK, partito indipendentista curdo illegale in Turchia, e ha quindi iniziato una campagna di boicottaggio sui social media, adottando l’hastag #dmunterstütztterror (“dm” supporta il terrorismo).
Il clima si è surriscaldato al punto tale che nella giornata di martedì “dm” ha emesso un comunicato ufficiale annunciando l’annullamento della raccolta fondi al fine di evitare un’escalation di violenza, che le minacce e gli insulti ricevuti in poche ore hanno evidentemente fatto ritenere plausibile.
I responsabili della catena hanno ricordato che il presidente della comunità curda di Rhein-Sieg/Bonn, Musa Ataman, è stato premiato con l’ordine al merito della Repubblica Federale di Germania per aver svolto, sul territorio, attività finalizzate all’integrazione di richiedenti asilo e rifugiati e che solo a questo sarebbero serviti i fondi che invece non verranno raccolti.
Nel comunicato viene inolte ribadito che nonostante la scelta di sospendere l’evento di sabato, “dm” continuerà a promuovere iniziative sociali e umanitarie.