di Paola Moretti
Gli impiegati del cinema Babylon di Rosa- Luxemburg- Platz scioperano da diversi mesi ormai. Martedì pomeriggio la situazione sembra aver preso una svolta agghiacciante. Protestano per ottenere una retribuzione equa, è dal 2013 che non vengono incrementati gli stipendi. Lottano perché torni ad essere applicato il Bundestarifvetrag, accordo tra HDT & Kino e V. (associazione dei cinema e teatri tedeschi) e ver. di (sindacato del settore terziario), che tutela e regolamenta le condizioni di lavoro tra gestori e personale. Le accuse lanciate a Timothy Grossman, direttore decennale insieme al partner Tobias Henkel, continuano.
Viene sottolineata l’incongruenza nel ricevere sovvenzioni annue a sei cifre e ciò nonostante pagare gli impiegati inadeguatamente. Il Babylon infatti, a differenza di altri cinema indipendenti, gode di finanziamenti statali che gli permettono di mantenere la programmazione per metà d’essai e per metà commerciale. Inoltre sembra non vengano rispettate le norme di sicurezza, permettendo l’ingresso a più ospiti di quanti sarebbero ufficialmente permessi. Le risposte agli attacchi e alla richiesta di dimissioni, che fino ad ora avevano tardato ad arrivare, si sono materializzate in forma di stella di David martedì pomeriggio, sulle porte del cinema. Il direttore di origine ebrea, avrebbe dipinto i simboli e appeso un cartello con scritto: “Deutsche! Wehrt euch! Kauft nicht im Babylon!” (Tedeschi! Ribellatevi! Non comprate al Babylon!) richiamando in modo affatto sottile i pogrom nazisti. Il sindacato dei ver.di si dissocia completamente dalle azioni di Grossman. La polizia di stato indaga la possibile sussistenza di reato.