di Antonio Galietta
Una festa di fine estate, questo è stato il primo Lollapalooza in terra berlinese. Infatti, oltre alla musica, l’altro grande protagonista durante la due giorni nel parco di Tempelhof è stato proprio il bel tempo, eccezionale per metà settembre a Berlino. Non poteva esserci, quindi, battesimo migliore per la prima edizione della versione europea del celebre festival made in Chicago, ideato dall’allora cantante dei Jane’s Addiction Perry Farrell.
La due giorni, però, non si apre nel migliore dei modi a causa di una interminabile fila all’entrata. Problemi giustificabili considerato che la manifestazione è sold out e sta muovendo, in quegli istanti, i suoi primissimi passi. Un po’ meno giustificabile la penuria di bagni chimici, mancanza dovuta a non meglio precisati problemi. Da rimarcare positivamente, invece, il braccialetto d’ingresso con chip personalizzato, sul quale è possibile caricare, anche comodamente da casa, la cifra necessaria a comprare qualsiasi cosa nell’area attrezzata del festival.
Tempelhof è un parco immenso, e a ridosso dell’ex–struttura aeroportuale sono stati creati tre palchi, mentre il più piccolo, il Perry’s Stage, è posizionato in un hangar. Non mancano spazi destinati alle iniziative “green” ed umanitarie e un’area bambini, il Kidzapalooza: l’area concerti piena di bimbi non fa che aggiungere un tocco tipicamente berlinese alla manifestazione.
La scelta di Berlino per il primo Lollapalooza europeo non è causale; è innegabile, infatti, che negli ultimi anni la capitale tedesca sia salita nella considerazione di studenti, ragazzi in cerca di lavoro ed artisti. Al punto che Berlino è forse l’unica città in grado di contendere lo scettro di capitale della musica europea a Londra, dove i prezzi altissimi e il sovraffollamento hanno portato giovani artisti ed affermati talenti a volgere lo sguardo verso l’est della Germania, alle bellezze ed alle opportunità offerte dalla città sulle sponde della Sprea. Non è un caso, poi, che uno dei festival con la lineup più variegata del panorama abbia scelto proprio questa città per il suo lancio. Nei pub, nei locali, nei club berlinesi è infatti possibile imbattersi in svariati generi e sottogeneri, capaci di dissetare diverse esigenze musicali.
Musicalmente, infatti, il festival rispecchia appunto questa peculiarità della città. Troviamo, così, il palco dedicato alla EDM, il Perry’s Stage, l’Alternative Stage e due palchi principali, il Main Stage 1 e Main Stage 2. Varietà della scelta musicale sottolineata anche dalla scelta degli headliner, Macklemore & Ryan Lewis il primo giorno, e Muse il secondo. Notevole l’alternanza di band di lunga data (tra cui The Libertines, Stereophonics, Belle & Sebastian e Brand New) ad altre più recenti come Tame Impala, Wolf Alice, James Bay e Parquet Courts. Non mancano rappresentanti del paese ospitante come gli acclamatissimi Seeed e Deichkind. La band che maggiormente rappresenta l’anima attuale di Berlino è quella dei Mighty Oaks, folk-band berlinese ma formata da un americano, un italiano ed un inglese. I veri mattatori della due giorni, però, oltre ovviamente ai Muse, sono stati i berlinesi Beatsteaks, acclamati dal pubblico presente.
Il pubblico del Lollapalooza è composto dalle personalità più disparate, dal padre esaltato alla visione dei Libertines che mette in imbarazzo il figlio adolescente, ai genitori muniti di giubbotti catarifrangenti con figli sotto i sei anni al seguito, fino al gruppone di amici scozzesi che, “leggermente” alterati dal punto di vista alcoolico, si scatenano durante il live dei connazionali Belle & Sebastian. Per non parlare della ragazza che mi ha regalato un gin tonic e 4 euro pur di farsi comprare degli hamburger per lei e le sue amiche, saltando così la lunghissima fila.
Il primo Lollapalooza Berlin si chiude in maniera positiva sotto tutti i punti di vista: dal meteo alla musica, dall’atmosfera alla comodità di avere, in pratica, un festival sotto casa. Quindi segnatevi queste date, 10 e 11 settembre 2016, e non perdete l’appuntamento con l’edizione del prossimo anno del Lollapalooza Berlin.
Il problema dei bagni era dovuto a problemi alle condutture dell’aeroporto, come specificato sulla pagina ufficiale dell’evento. Il giorno dopo sono stati aggiunti ulteriori bagni per rimediare al disagio creato e tutto è filato liscio.