Rifugiati, anche a Francoforte il problema dell’accoglienza
Francoforte – La questione dei rifugiati che a migliaia si riversano sulle coste mediterranee, come spesso si ripete sui gironali italiani, non è regionale, ma europea.
Non si tratta di sola retorica, perchè anche a Francoforte gli arrivi di quelli che dai paesi meridionali poi son riusciti a passare il confine e raggiungere la Germania, ha colto di sorpresa l’amministrazione cittadina. Non ci si aspettava un tale flusso e così si è dovuto correre ai ripari con sistemazioni d’emergenza che garantissero un minimo di dignità per queste persone.
Qualche settimana fa è stata resa disponibile la Sporthalle Süd, vicino a Südbahnhof. Tempestivamente è stata attrezzata per il pernottamento e i servizi igienici e ospiterà circa un centinaio di persone. Oltre a questo sono stati installati container in diverse aree cittadine (tenenzialmente nelle periferie: Seckenbach, Frankfurter Bogen, Dornbusch). Nonostante le tensioni sempre alimentate da gruppi politici di estrema destra non si sono registrati incidenti come invece è successo altrove, anche in Assia.
In città non mancano le iniziative di soliderietà come il Project Shelter e le attività delle parrocchie. In particolare si segnala però l’imminente sgombero dei cosiddetti “rifugiati di Lampedusa”. Arrivati poco dopo la tragedia che rese famosa l’isola in tutta Europa, sono sistemati nella Gutleutkirche, non lontano dalla stazione. La proprietà però passerà alla città tra breve, come previsto da tempo, per una ristrutturazione dell’edificio e una ridestinazione d’uso. Le 19 persone che ci vivono e che ancora sono in attesa di un permesso dovranno quindi andarsene e sono ora in cerca di un’altra sistemazione.
Gli arrivi ultimamente sono stati sempre intorno alle 150 persone al mese, una cifra non indifferente che, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, non dovrebbe diminuire nemmeno nei prossimi mesi.
[ale.gra]
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