L’Editoriale de Il Mitte: Görlitzer Park zona nera di Berlino?
di Mattia Grigolo
Il Göriltzer è uno dei parchi più popolari e frequentati di Berlino, situato nel cuore di Kreuzberg, abbraccia un’ampia area, ma la sua parte più frequentata è quella davanti proprio alla stazione della U Bahn Görlitzer Bahnhof.
Il parco, durante il giorno e soprattutto nel week end e nei giorni feriali, accoglie centinaia di persone di ogni età, le quali si ritrovano per un barbecue, per prendere il sole durante l’estate, giocare e fare sport. Ma è davvero una zona così sicura e serena?
Abbiamo parlato molto del tasso di criminalità nella capitale, oltretutto diverse volte durante l’ultimo anno. Abbiamo preso in esame alcuni spiacevoli accadimenti nella zona compresa tra la stazione metropolitana adiacente, fino a raggiungere il capolinea di Warschauer Strasse. Non ci siamo nemmeno preclusi però, la possibilità di parlare bene delle iniziative della zona e di incensare un luogo che, davvero, fa parte della storia di questa città e dipinge, in modo netto e distinguibile, il suo essere diventata sempre più multikulti.
Non è un mistero, d’altro canto, che il Görlitzer Park sia uno dei più importanti focolai di spaccio della città. Nessuna novità e, anzi, gli spacciatori operano alla luce del sole, ponendosi ben pochi problemi. La Polizia non vede oppure fa finta di non vedere, convinta che, forse, contenere è la soluzione migliore. In questo specifico caso, contenere significa tenere chiusi in quell’enorme acquario i propri piranha.
Però ora la situazione si sta facendo allarmante, negli ultimi mesi abbiamo saputo, da molti nostri connazionali e dai quotidiani berlinesi, che ci sono stati diversi borseggi nei pressi della stazione, aggressioni verbali e fisiche dagli spacciatori di zona ed eventi ben più gravi di cui parleremo più avanti.
Non stiamo facendo del moralismo, sopratutto chi si è preso la responsabilità di scrivere queste righe. Non stiamo dicendo che Görlitzer Park e zona limitrofa siano l’inferno e nemmeno stiamo dicendo che lo sia diventata da questo momento. Siamo sicuri che il parco, la stazione e le vie adiacenti siano sempre state così come sono e che “l’ecosistema berlinese” si sia adattato piuttosto che ribellato.
Stiamo, in definitiva, mettendo l’accento su di una situazione che, ultimamente forse, sta raggiungendo n punto di saturazione importante. Oppure no, è un falso allarme? Lo speriamo.
Andiamo con ordine, cominciando dalla fine, ovvero da mercoledì scorso intorno alle 19.30: una sparatoria dentro il Görlitzer Park. A fare fuoco è stato un poliziotto, le persone coinvolte nell’accaduto sono due, le quali – secondo il rapporto della Polizia – stavano litigando pesantemente. Una delle due stava colpendo l’altra con un oggetto, in testa e sulla parte superiore del corpo. Il poliziotto ha sparato, vista la situazione estremamente violenta, ed uno degli uomini è ora gravemente ferito.
Torniamo indietro di qualche mese, quando una ragazza di nostra conoscenza, si trova coinvolta suo malgrado in una situazione che ha del drammatico e del bizzarro. Passando di notte con la bicicletta attraverso il parco, a seguito di una serata passata in un locale con degli amici, viene assalita e buttata a terra, cadendo si fa parecchio male, tanto da passare il resto della notte in ospedale. Ad aggredirla sono quattro poliziotti. I quali, capendo soltanto dopo di aver fatto un errore di valutazione, si scusano affermando che era in atto un blitz.
Si è parlato molto dell’episodio avvenuto davanti alla stazione U Bahn di Schlesisches Tor, distante soltanto qualche centinaia di metri dal parco, quando un turista italiano è stato aggredito e malmenato con pugni e calci da un gruppo di sconosciuti. Aggressione cessata soltanto grazie all’intervento di un passante, che ha distratto e messo in fuga la banda.
Non è nuova nemmeno la situazione che si è venuta a creare proprio davanti alle uscite della stazione di Görlitzer: i pusher di zona prendono letteralmente d’assalto le persone che lasciano o che arrivano alla pensilina, proponendosi come pusher e spesso creando del vero e proprio disagio.
Ora, Berlino resta una città con un tasso di criminalità controllato, molto inferiore alla maggioranza delle metropoli italiane e, più in generale, europee. Resta anche la convinzione che, probabilmente, se la Polizia si trova immischiata in sparatorie ed “errori di valutazione”, forse un problema con la zona di Görli è palese. E’ anche vero che si potrebbe prendere in esame altri siti più o meno violenti – tralasciando la periferia – del centro, come Warschauer Brücke, dove non mancano episodi di risse e furti. Siamo davanti però ad una situazione legata per lo più alla vita notturna, visti i molti locali della zona, e al turismo. In ogni caso non così allarmante.
Un politico locale, vista la situazione quasi irrisolvibile dello spaccio all’interno e fuori dal parco, ha fatto una proposta di legge perché vengano aperti Coffe Shop in città. Chiaramente, non è ancora stata approvata e non siamo sicuri verrà mai presa in considerazione.
Ricalchiamo la stessa domanda del titolo aggiungendone un’altra: Görlitzer Park è la zona nera di Berlino? Lo è sempre stata?